Confisca di beni per 300 mila euro ad un 46enne affiliato al clan Trigilia-Pinnintula

 Confisca di beni per 300 mila euro ad un 46enne affiliato al clan Trigilia-Pinnintula

Confisca di beni per un uomo di 46 anni, ritenuto affiliato da circa 25 anni al clan mafioso dei Trigilia-Pinnintula. La Questura di Siracusa ha dato esecuzione al Decreto emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Catania, scaturito dalla proposta congiunta del Questore di Siracusa e del Procuratore della Repubblica di Catania, eseguita nel dicembre del 2020.
L’uomo, da anni avrebbe lavorato come imprenditore nel settore edile. Nel 2018 scattò l’arresto in flagranza di reato, operato dalla Squadra Mobile di Siracusa in quanto, a seguito di perquisizione domiciliare, era stato trovato in possesso di quattro pistole e relativo munizionamento comune e da guerra, 640 grammi circa di cocaina (per un valore di oltre centomila euro) ed il relativo materiale per il confezionamento.
Inoltre, sempre nel luglio 2018 l’uomo era stato raggiunto da un’ altra misura cautelare, scaturita nell’ambito dell’operazione denominata “Araba Fenice”, insieme ad altri 18 soggetti, accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alla commissione di estorsioni, incendi, furti pluriaggravati, nonché traffico e spaccio di sostanze ad effetto stupefacente.
In particolare, gli era stato contestato il reato di estorsione continuata e tentata aggravata dall’aver agito avvalendosi delle condizioni previste dal metodo mafioso.
Le indagini patrimoniali a suo carico, successivamente esperite dalla Divisione Polizia Anticrimine in seguito all’arresto, hanno consentito di acclarare, inoltre, l’assoluta sproporzione tra i redditi e le entrate ufficiali riferibili al nucleo familiare del destinatario del provvedimento, rispetto all’effettivo patrimonio immobiliare, mobiliare e imprenditoriale di cui si è accertata la disponibilità.
La confisca adesso effettuata ha riguardato un’auto di lusso (Audi Q5), una villa ed un terreno della zona periferica di Noto, oltre al 100% delle quote societarie di un’impresa edile di cui aveva l’effettiva gestione, per un valore complessivo stimato di oltre 300 mila euro

 

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