Conta dei danni a Francofonte dopo il ciclone, pronta la richiesta dello stato di calamità

 Conta dei danni a Francofonte dopo il ciclone, pronta la richiesta dello stato di calamità

Il giorno dopo a Francofonte si fa la conta dei danni. “Sono ingenti”, dice subito il sindaco Daniele Lentini. Per tutta la notte, fino alle 5 del mattino, è andato a visionare i luoghi maggiormente colpiti dalla depressione ciclonica che ha sferzato la cittadina siracusana. Si è lavorato alacremente per mettere in sicurezza quanti più siti possibile. E si prosegue ancora questa mattina. “Fortunatamente non ci sono feriti. Quello che è successo ha dell’incredibile. A memoria non ricordo nulla di simile. Un fenomeno di una violenza inaudita. Abbiamo avuto tanta paura e temuto feriti”, racconta ancora il primo cittadino di Francofonte.
Le immagini sono impressionanti: tetti scoperchiati, impalcature finite in strada, alberi sradicati e piombati su auto in sosta. “Per il risarcimento dei danni chiederemo aiuto alla Regione. Questa mattina chiederemo il riconoscimento dello stato di calamità. Guardi, è stato un miracolo – dice ancora Lentini – un tetto è stato sradicato ed è finito in mezzo alla strada. Solo la fortuna ha fatto si che non vi fosse nessuno nei pressi…”.
Intanto oggi dovrebbe arrivare la proroga della zona arancione per Francofonte, dove la situazione dal punto di vista covid pare migliorare: calano i contagi (attuali positivi a quota 180 circa) ed aumentano le vaccinazioni (67,12%). Resta però lontano l’obiettivo del 75% fissato dalla Regione. “Ho chiesto di proseguire con il provvedimento di contenimento, sta iniziando a dare i suoi frutti. Ai ragazzi di Francofonte chiedo di rispettare il coprifuoco, in vigore per chi non ha il green pass. A tutti ricordo l’importanza di rispettare le norme”.

 

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