Convegno sul femminicidio ma Siracusa si dimentica di Eligia Ardita: "sconvolgente"

 Convegno sul femminicidio ma Siracusa si dimentica di Eligia Ardita: "sconvolgente"

Definirlo incidente diplomatico è forse un eufemismo. Mercoledì prossimo, nel Salone Borsellino di Palazzo Vermexio, l’associazione Noi Albergatori Siracusa promuove il convegno dal titolo “Arrestare il femminicidio”, iniziativa che gode del patrocinio del Comune di Siracusa. Clamorosamente, parlando di femminicidio, manca ogni riferimento ad Eligia Ardita, il paradigma del femminicidio commesso proprio a Siracusa e per il quale è stato recentemente condannato all’ergastolo, in primo grado, Christian Leonardi.
Luisa Ardita, sorella di Eligia e anima anche della fondazione che porta il nome delle due vittime di quel grave caso di femminicidio, non è tra i relatori e non è neanche stata invitata.
“Siamo sconvolti e profondamente indignati – dice – nell’apprendere, dalla stampa, che Siracusa stia organizzando una manifestazione contro le vittime di femminicidio escludendo la figura di mia sorella. Nessuno e sottolineo nessuno ci ha contattati per invitarci come parenti di una vittima di femminicidio. Un delitto così feroce che ha distrutto per sempre la nostra famiglia ed ha profondamente colpito la comunità di Siracusa e non solo”.
Luisa Ardita precisa che “non pretendiamo di stare in prima fila ma pretendiamo rispetto, un rispetto di cui tanto abbiamo discusso già dal 19 gennaio 2015 giorno in cui mia sorella e mia nipote persero la vita. In occasione della giornata contro il femminicidio abbiamo realizzato un video dove scorrevano tutti i volti di quelle donne morte nel nome di un amore che amore non era ed oggi ci troviamo profondamente delusi ad apprendere che proprio Siracusa ci esclude in occasione di un evento dedicato alle donne”.
La conclusione è amara. “Forse mia sorella non è degna della stessa considerazione di altre donne? Non è degna di avere una panchina rossa? Non è degna di essere ricordata all’interno di eventi, organizzati a Siracusa, che parlano delle vittime di violenza? Oggi la mia famiglia si sente ferita e profondamente delusa per questa sorta di esclusione priva di senso. L’unica cosa che speriamo è che il ricordo di mia sorella sia sempre presente in questa città e nel cuore di tutte quelle persone che le hanno voluto bene”.

 

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