Coronavirus, aprile mese nero per Siracusa: +20% decessi, dati Istat-Istituto Superiore Sanità

 Coronavirus, aprile mese nero per Siracusa: +20% decessi, dati Istat-Istituto Superiore Sanità

Aprile è stato il mese “nero” per le morti da covid-19 in provincia di Siracusa. Rispetto alla media 2015-2019, è stato registrato un aumento dei decessi del 20%. Lo indica il secondo rapporto dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) e dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss).
I dati di mortalità totale analizzati si riferiscono ai primi quattro mesi del 2020. Siracusa rientra nella fascia delle province italiane indicate a bassa diffusione del coronavirus, con tasso di mortalità covid standardizzato per 100.000 abitanti pari al 7,1%. In Sicilia, solo Enna presenta un dato peggiore (13,6) e si tratta peraltro di provincia a media diffusione, in cui la Regione ha dovuto istituire zone rosse di contenimento.
L’aumento dei decessi nella provincia siracusana non è da collegare solo al covid-19 che, nel primo quadrimestre 2020, ha mietuto 28 vittime secondo la sorveglianza integrata nazionale. Istat e Iss palano anche di morti causate “dalla crisi del sistema ospedaliero” e viene subito da pensare all’appello pubblico del dottore Marco Contarini, direttore di Emodinamica dell’Umberto I di Siracusa. Aveva invitato a continuare ad andare in ospedale ai primi sintomi di malessere cardiaco, in una fase storica in cui la popolazione evitava il nosocomio aretuseo per paura di eventuali contagi.
A livello nazionale, si conferma l’eterogeneità nella diffusione geografica dell’epidemia: molto contenuta nelle Regioni del Sud e nelle Isole, mediamente più elevata in quelle del Centro rispetto al Mezzogiorno e molto elevata nelle regioni del Nord. Considerando i casi e i decessi Covid-19, il 75% dei casi segnalati e l’82% dei decessi si trovano nelle province definite a diffusione “alta”.
L’eccesso di mortalità dei mesi di marzo e aprile 2020 è più consistente per gli uomini di 70-79 anni e di 80-89 anni per i quali i decessi cumulati dal primo gennaio al 30 aprile 2020 aumentano di oltre 52 punti percentuali rispetto allo stesso periodo della media 2015-2019.

 

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