Coronavirus, il piano "sequenziale" per i posti letto in ospedale in caso di seconda ondata

 Coronavirus, il piano "sequenziale" per i posti letto in ospedale in caso di seconda ondata

L’altalena dei contagi delle ultime settimane ed alcuni focolai che, specie in Sicilia Orientale, fanno alzare la soglia di attenzione, hanno spinto la Regione a preparare un piano sanitario in caso di seconda ondata di coronavirus in Sicilia. La strategia di emergenza è stata studiata ricorrendo ad un “sistema sequenziale” per attrezzare una risposta in rete degli ospedali siciliani, qualora dovesse essercene di bisogno.
Attraverso questo sistema a cascata di ospedali e reparti, diventano disponibili in Sicilia 158 posti di terapia intensiva, 83 di sub intensiva e poco più di 600 posti letto nei reparti di Malattie Infettive. Il bacino Siracusa-Ragusa poggia sull’Umberto I del capoluogo aretuseo e sul Paternò Arezzo di Ragusa, con strategie interne già testate da covid hospital. Se ce ne sarà bisogno, questi due ospedali potranno fare affidamento su ulteriori posti letto pronti ad essere attivati al Trigona di Noto.
Secondo la pianificazione dell’assessorato regionale alla Salute, nel padiglione nord dell’ospedale di Siracusa si prevedono fino a 50 posti letto Covid, ad attivazione sequenziale progressiva: 10 di terapia intensiva, 10 di sub-intensiva e 30 di degenza ordinaria. Nell’ospedale di Noto, che come detto fungerebbe da supporto in caso di riempimento dei posti disponibili, sono previsti fino a 40 ulteriori ricoveri di degenza ordinaria.

 

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