Siracusa Dea di II livello, Scerra e Gilistro (M5S): “Niente trionfalismi, rete ospedaliera già vecchia”

 Siracusa Dea di II livello, Scerra e Gilistro (M5S): “Niente trionfalismi, rete ospedaliera già vecchia”

“La nuove rete ospedaliera siciliana non è altro che un restyling mal riuscito del piano elaborato del 2019. Schifani offre ai siciliani una rete già vecchia, senza correggere gli errori del passato, sovrapponendo servizi pubblici e servizi privati, ignorando i dati specifici per patologie nelle singole province e lo spopolamento delle aree interne. Nessuna miglioria, nessuna rete efficiente, nessuna offerta sanitaria più vicina ai cittadini. Solo fumo negli occhi dei siciliani”. Lo dice il parlamentare del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra, Questore della Camera dei Deputati.
In questo contesto, “stona il trionfalismo circa l’avvenuta qualificazione di Dea di II livello per il futuro ospedale di Siracusa. Si tratta infatti del minimo sindacale, un riconoscimento atteso da decenni e arrivato solo dopo pressioni continue e costanti del Movimento 5 Stelle. Non c’è dunque alcun regalo della Regione, ma semmai un ritardo ingiustificabile. Siracusa – ricorda Scerra – resta l’unico capoluogo siciliano privo di un ospedale moderno: l’attuale Umberto I, risalente agli anni ’50, è una struttura inadeguata e mortificante per pazienti e personale sanitario. La vera sfida non è chiedere applauso per una qualifica riconosciuta tardivamente, ma avviare concretamente la costruzione del nuovo nosocomio, in modo da renderlo pienamente operativo con tutte le specialistiche previste da un Dea di II livello. Solo allora si potrà parlare di obiettivo raggiunto”.
Cauto il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Carlo Gilistro, che in merito alla qualificazione di Dea di II livello del nuovo ospedale da costruire a Siracusa evidenzia come si tratti “del risultato minimo, atteso da anni e riconosciuto con enorme ritardo dai governi regionali di centrodestra. Ero convintamente ottimista che la pressione costante che ho prodotto in questi mesi avrebbe prodotto frutti. Ma per arrivarci – afferma Gilistro – c’è voluta persino la mobilitazione dei sindaci della provincia oltre al lavoro costante di noi rappresentanti cinquestelle del territorio, che abbiamo dovuto piegare resistenze francamente incomprensibili”. “Non dimentichiamo – prosegue Gilistro – che Siracusa rimane l’unico capoluogo di provincia siciliano senza un ospedale con meno di trent’anni di vita. La vera sfida, pertanto, non è festeggiare un
riconoscimento dovuto, ma avviare al più presto la costruzione del nuovo nosocomio e garantire l’implementazione di tutti i servizi e delle specialistiche previste da un Dea di II livello. Solo allora potremo parlare di un vero traguardo per la comunità aretusea”.
Il deputato ricorda come l’attuale ospedale di Siracusa sia una struttura ormai obsoleta, frustrante per i pazienti quanto per gli operatori sanitari. “Ricordiamo al presidente Schifani che l’attuale Umberto I risale agli anni ’50 del secolo scorso. Questo significa che
da quasi cento anni Siracusa attende un ospedale nuovo, efficace e moderno. Come quella rete regionale oggi disegnata sulla carta ma rimandata ad un futuro che oggi non esiste”.

 

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