Domande&Risposte: perchè con il maltempo pare aumentare la percezione di miasmi?

 Domande&Risposte: perchè con il maltempo pare aumentare la percezione di miasmi?

Capita spesso che, con le giornate di maltempo, aumenti la percezione di cattivi odori nell’aria e di conseguenza le segnalazioni di miasmi. La conclusione più comune è che ci sia una correlazione diretta, come se le nubi fossero l’occasione per chissà quali emissioni. Non è così e lo spiega bene Giuseppe Raimondo, consulente per l’ambiente del Comune di Priolo ed in precedenza anche per il Comune di Siracusa, esperto di tematiche legate all’inquinamento industriale. “La qualità dell’aria di un centro abitato, in relazione in particolare ai miasmi, non può dipendere dalle condizioni meteo”, dice subito.
Ma allora perchè questa coincidenza maltempo-miasmi lamentata dai cittadini, specie di sera? “Gli inquinanti, soprattutto i composti organici volatili emessi dalle raffinerie, sono sostanze particolarmente soggette a fenomeni di migrazione. Questo vuol dire che in situazioni meteo normali, tendono ad andare verso l’alto grazie alla differenza di pressione che vi è a differenza di quota. Salgono su anche grazie alla cosiddetta radianza solare che ovviamente di notte non ci può essere. Pertanto, in serate di bassa pressione come quella trascorsa, succede che si formi una specie di ombrello che non permette agli inquinanti di salire in quota”, spiega il tecnico.
Riassumendo, quello che aumenta o diminuisce a seconda delle condizioni meteo non è l’eventuale inquinamento – le emissioni rimangono sempre le stesse – bensì la nostra percezione del fenomeno. “D’altronde, gli impianti industriali marciano secondo le richieste del mercato e non secondo le condizioni meteo”, indica ancora l’esperto Raimondo.

foto archivio

 

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