Ex Province, all’esame dell’Ars la norma per aumentare lo ‘stipendio’ dei presidenti

 Ex Province, all’esame dell’Ars la norma per aumentare lo ‘stipendio’ dei presidenti

Indennità più alte per i presidenti dei Liberi Consorzi Comunali siciliani, pari a quella dei sindaci dei comuni capoluogo. Nella nuova Legge di Stabilità all’esame all’Ars figura anche questa norma, che porterebbe nell’isola più p meno lo stesso criterio applicato in altre regioni italiane. L’indennità per i presidenti non sarebbe cumulabile con quella di sindaco e, qualora approvata, sarebbe a carico dell’ente, che in questo momento differenza tra lo sversa solo la differenza tra lo stipendio del sindaco eletto presidente e quello del sindaco del comune capoluogo. L’approvazione della norma farebbe, pertanto, aumentare le spese a carico delle ex Province. La norma non riguarderebbe le Città Metropolitane di Palermo, Catania e Messina, per le quali non cambierebbe nulla, visto che in quel caso è il sindaco del capoluogo a guidare la Città Metropolitana e a vantare lo stipendio più alto di tutti i comuni di quella provincia.
Se l’articolo dovesse essere approvato, il presidente del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla, come i colleghi degli altri sei enti siciliani coinvolti, potrebbe quindi scegliere l’indennità più alta. Sono poi previsti i permessi retribuiti per le assenze dal lavoro, anche per i consiglieri provinciali. Il permesso dovrebbe riguardare la giornata in cui sono convocati i consigli ed anche la successiva, nel caso in cui i lavori si protraessero fino ad oltre l’una di notte. Anche questi costi sarebbero a carico dei Liberi Consorzi Comunali.

 

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