Famoso fotografo naturalista derubato a Pantalica, i ladri un problema per le riserve siracusane
Le meravigliose riserve naturali orientate del siracusano attirano ogni anno migliaia di visitatori: Pantalica, Vendicari, Cavagrande. Purtroppo però, sono ora uno dei territori di “caccia” preferiti anche dai ladri. In aumento gli episodi di furto, con auto saccheggiate mentre gli escursionisti percorrono i sentieri della natura siciliana. L’ultimo episodio fa molto rumore. A Pantalica, mentre un noto fotografo internazionale stava lavorando per un servizio sulla necropoli e sui siti Unesco della Sicilia, ignoti hanno rubato il pc e parte dell’attrezzattura che il malcapitato aveva lasciato dentro la sua auto. Decine di migliaia di euro di danno. Senza considerare come questo episodio potrebbe pesare sulla reputazione social ed internazionale di quei luoghi.
L’auto era stata posteggiata proprio accanto alla garitta d’accesso alla Riserva di Pantalica nord. La masseria parcheggio a servizio della necropoli, purtroppo, è ancora chiusa nonostante pronta da anni. Telecamere di videosorveglianza? Neanche a parlarne.
Il segnalatore di posizione di uno dei bagagli rubati, ha inviato come ultima posizione la zona di Catania. Ma non è stato possibile fare nulla per recuperare la refurtiva, nonostante il pronto intervento del 112.
Adesso si attendo gli sviluppi delle indagini degli inquirenti come un’adeguata azione di vigilanza delle aree turistiche di una provincia che vorrebbe riconvertirsi al turismo come voce sempre più forte della sua economia.
Secondo alcune fonti, già le compagnie di autonoleggio presenti nell’aeroporto di Fontanarossa pare avvisino i propri clienti a non sostare le autovetture nei pressi delle oasi naturalistiche del siracusano














