Ferla. Giù il sipario su Lithos: viaggio tra musica ed emozioni in piazza San Sebastiano

 Ferla. Giù il sipario su Lithos: viaggio tra musica ed emozioni in piazza San Sebastiano

Giù il sipario sulla 21esima edizione di Lithos, che sabato e domenica sera ha portato a Ferla la musica popolare, folk, acustica, contemporanea.
La nuova location scelta (anche per ragioni logistiche legate alla necessità di adeguarsi alle normative anti-Covid), Piazza San Sebastiano, si è rivelata un altro luogo magico, così come la Scalinata dei Cappuccini è sempre stata.
In uno dei borghi più belli d’Italia, l’energia, le emozioni, la musica d’autore accanto alle rivisitazioni di alcuni tra i pezzi più belli della tradizione siciliana, del Sud Italia, ma anche del Sud del mondo hanno fatto ancora una volta una “magia” di suggestioni.
Sabato sera, il Duo Gioviale, mandolinisti siciliani che hanno portato sul palco le note che un tempo, nei saloni dei barbieri, rappresentavano la normalità, in un quotidiano che era fatto di tante cose, di rapporti personali, di abitudini ormai lontane.
Alle emozioni di note che fanno vibrare l’anima è seguita la straordinaria energia dei Malarazza- 100% terroni. Impossibile non rimanere contagiati dal loro entusiasmo, da una qualità artistica importante e con grandissimi margini di crescita ancora. Sette musicisti che da paesini dell’entroterra siciliano hanno iniziato a fare strada, tanto da essere già amatissimi, anche da un pubblico di giovanissimi.
Il gran finale, ieri sera, è stato declinato al femminile. Due artiste, decisamente diverse, che hanno raccontato, ciascuna a modo proprio, qualcosa di davvero bello.
Rossella Aliano, reduce dalla pubblicazione del suo nuovo lavoro, “Abracadabra”, cantautrice che sa scavare in fondo alla realtà di ciascuno. I testi dei suoi pezzi partono dalla sua vita, dai suoi pensieri, ma si scopre inevitabilmente che ci si ritrova dentro.
Infine Simona Sciacca, un viaggio nella musica del Sud, world music la sua. E così si comprende che dalle canzoni della tradizione siciliana a quelle del Sud America, ad esempio, il passo non è poi così lungo, perchè il filo conduttore è la musica stessa. Ritmi diversi, a volte per socchiudere gli occhi, altre volte per battere il tempo e sorridere.
Lithos nasce da un’idea di Carlo Muratori, direttore artistico del Festival nazionale. Idea che l’amministrazione comunale retta dal sindaco, Michelangelo Giansiracusa ha sposato in pieno, facendo del Borgo, uno dei più belli d’Italia, la casa di Lithos, la sua culla ed il luogo in cui può continuare a crescere.
L’appuntamento, che ha visto FMITALIA media partner è rinnovato al prossimo anno.

 

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