Feste private e sfide ai controlli sui social: la disarmante reazione che favorisce il covid

 Feste private e sfide ai controlli sui social: la disarmante reazione che favorisce il covid

“Sta accadendo una cosa incredibile. Ci prendono per fessi”. Giuseppe Carta non crede a quanto ha dovuto assistere negli ultimi giorni. Il sindaco di Melilli trattiene a fatica la rabbia davanti ad una irresponsabilità diffusa, ad ogni livello. “Tutti vogliono controlli. Li facciamo e poi la reazione è disarmante: li rifiutano. Mandano a quel paese i vigili urbani. Addirittura ci sfidano sui social”. E qui il racconto fa arrabbiare anche chi ascolta. “Si, si riuniscono in piazze non centrali e difficili da controllare. Stanno insieme, fanno festa e pubblicano i video sui social. Ci sfidano. Sappiano che stiamo visionando tutti i video. Chiameremo i genitori dei minorenni e convocheremo i maggiorenni. Ora basta”, si sfoga Carta.
Il primo cittadino di Melilli ha chiesto ai suoi concittadini di inviarlgi via whatsapp le foto di chi non rispetta le regole di contenimento. “E’ emergenza. Io non lo so se domani finiremo in zona rossa. Saremo durissimi, Preferisco essere impopolare ma almeno serio. State attenti, il covid non è uno scherzo”. E non lo è dal punto di vista sanitario e men che meno da quello economico, vera prossima emergenza.
Emblematicoquanto accaduto a Villasmundo. Durante le festività, una trentina di persone si sono ritrovate in una località poco distante dal centro abitato. Una vera e propria festa. “L’ho scoperto da un laboratorio privato di Villasmundo. C’erano improvvisamente 30 persone in fila per fare il tampone. I primi dieci escono positivi all’esame del tampone rapido. Mi sono attivato per fare monitorare tutti. Alla fine c’è andata molto, molto bene. I positivi sono stati solo 5 al molecolare. Ma poteva scoppiare un focolaio di ben altre proporzioni. Gli organizzatori di quella festa privata non hanno capito nulla. Si stanno muovendo le forze dell’ordine e la magistratura. Spero non usciranno altri positivi, rischierebbero persino l’imputazione di epidemia colposa”.
Ma Villasmundo è un caso. “Un anziano è uscito di casa solo per andare dall’ambulante. E’ risultato positivo ed ha costretto altre 14 persone a rimanere in casa, in isolamento…”.

 

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