La zona rossa è sempre più vicina per Siracusa: situazione provinciale critica

 La zona rossa è sempre più vicina per Siracusa: situazione provinciale critica

Studenti a casa in dad, negozi aperti. Uffici e servizi limitati, centri storici e vie dello shopping affollate per i saldi. E i contagi salgono alle stelle, con la zona rossa che si avvicina spaventosamente per Siracusa. L’ha chiesta senza mezzi termini Anci Sicilia, con il suo presidente Leoluca Orlando. “Chiedo al presidente Musumeci di provvedere a dichiarare zone rosse tutti i capoluoghi, che sono quelli più esposti, come dimostrano i dati di Catania, Messina, Palermo e Siracusa”. In attesa dei provvedimenti inevitabili del governo nazionale.
La provincia di Siracusa sta viaggiando su cifre preoccupanti. Solo ieri, 201 nuovi positivi, come da bollettino del Ministero della Salute. E’ la provincia con la maggiore crescita settimanale dei contagi in tutta Italia: 18,1%. Se fosse già in vigore il nuovo indicatore (250 contagi in rapporto alla popolazione nell’ultima settimana), Siracusa sarebbe automaticamente zona rossa.
E poi c’è l’indice di positività regionale, schizzato al 19,8%. Torna il rischio di crisi sanitaria: gli ospedali stanno andando in difficoltà e l’assessore regionale Razza non ha nascosto che i numeri sono destinati a crescere, ancora per qualche altra settimana. Insomma, al primo giorno di zona arancione (oggi), la Sicilia corre già verso la zona rossa.
Il che significa anche rischio di tenuta economica. I negozi chiudono, l’indotto si ferma. E dopo il turismo, un altro settore portante vede il baratro da vicino. Il lavoro di tante persone è in bilico, ma anche questo aspetto pare non interessare gli irriducibili del “non ce ne è covid” e della festa a tutti i costi.
Intanto a Floridia, Avola e presto Melilli fioccano le ordinanze dei sindaci per vietare lo stazionamento nelle vie e nelle piazze. Da più parti si levano appelli per maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine.

 

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