Floridia. Le domande a cui dobbiamo delle risposte a Daniele. Per Lorena e Nicole

 Floridia. Le domande a cui dobbiamo delle risposte a Daniele. Per Lorena e Nicole

Quell’ora circa trascorsa dalla prima chiamata al 118 all’arrivo in ospedale ha inciso sul triste destino di quelle due vite? C’era una precedente patologia non riscontrata? Ma soprattutto, si poteva fare di più? Si potevano salvare Lorena e Nicole?
Piovono interrogativi come lacrime sulla drammatica vicenda della trentatreenne estetista ragusana trapianta per amore a Floridia, deceduta insieme alla figlia che portava in grembo, Nicole. Domande che arrovellano una comunità intera, quella floridiana, che in maniera composta si è stretta attorno a Daniele Tinè, il compagno di Lorena, anche ieri durante i funerali.
Sognavano una vita felice, sorridenti insieme in foto e pronti per la “sfida” di una famiglia tutta loro, con Nicole tanto attesa e finalmente in arrivo. Un sogno strappato via forse da un cruda serie di coincidenze che lasciano oggi una scia di domande. Domande a cui la Procura di Siracusa cerca di dare risposte, scrupolosamente. Non ci sono indagati, ma il pm Pagano ha comunque aperto un fascicolo per omicidio colposo.
Lui, Daniele, è chiuso nel suo straziante dolore. Non lo mitigano quegli sguardi teneri come carezze rivolti a un ragazzo che ha un enorme credito aperto con la sorte. Tutti a Floridia conoscono la sua storia e il fardello di disgrazie che hanno toccato la sua famiglia. E ora questa nuova tragedia. Non lo meritava Daniele. E non lo meritavano Lorena e Nicole.
E’ una storia maledettamente triste, che anche noi raccontiamo con gli occhi lucidi, travolti da un dolore che è diventato in parte di tutti. Quella piccola bara bianca accarezzata e trasportata quasi fosse un tenero fagottino è il gesto emotivamente più duro a cui la vita  può mai costringere essere umano. Trasuda una indicibile dolcezza, ma lascia un infinito senso di rabbia.
Daniele non cerca colpevoli a tutti i costi. Vuole sapere cosa è successo davvero, perchè è successo. E questo lo merita.

 

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