Giovanni Impastato racconta suo fratello Peppino agli studenti del Quasimodo di Floridia

 Giovanni Impastato racconta suo fratello Peppino agli studenti del Quasimodo di Floridia

Un invito a non arrendersi. Ad avere fiducia nelle istituzioni. Lo ha rivolto Giovanni Impastato agli studenti del IV istituto comprensivo Salvatore Quasimodo di Floridia. E’ il fratello di Peppino, barbaramente ucciso dalla mafia nel 1978.
Giovanni Impastato, autore del libro “Mio fratello. Tutta una vita con Peppino”, ha incontrato, nella sala Iris, i ragazzi di terza media dell’istituto floridiano. Gli studenti, dopo un’appassionata lettura in classe, hanno quindi avuto l’opportunità di interloquire con l’autore, che ha risposto alle loro domande e ha raccontato la storia della sua famiglia e il rapporto con il fratello.
“Il crimine non paga”, e la riprova di ciò, spiega Giovanni, sta nel fatto che l’eliminazione di Peppino, personaggio scomodo ai mafiosi del tempo, diventa incredibilmente un vero e proprio boomerang per i suoi aguzzini e per chi ha fatto dell’illegalità la propria fede, se è vero che le indagini a essa seguite e la vastissima eco, che questa drammatica vicenda ha avuto, hanno permesso di svelare complicità e oscuri intrecci destinati, altrimenti, a rimanere impuniti.
“La scuola è da sempre pronta a promuovere iniziative a sostegno della legalità e delle vittime della mafia”, ha detto la docente Simonetta Gibilisco. “I nostri studenti, in occasioni come queste, hanno l’opportunità di conoscere esempi coraggiosi di chi, a testa alta, non ha esitato a parlare, a lottare, a denunciare crimini, affari e connivenze. Possano le loro testimonianze – ha concluso – essere d’esempio e d’aiuto per la crescita dei nostri ragazzi”.

 

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