Grande caldo: “Siracusa non ha un piano delle emergenze”, tema in consiglio comunale

 Grande caldo: “Siracusa non ha un piano delle emergenze”, tema in consiglio comunale

L’emergenza caldo approda in consiglio comunale.
Nel corso della seduta dell’8 luglio, l’assise cittadina si occuperà anche di questo,attraverso due ordini del giorno presentati dal gruppo consiliare del Pd, con cui i consiglieri Massimo Milazzo, Sara Zappulla e Angelo Greco chiedono al sindaco, Francesco Italia l’emissione di ordinanze restrittive che, in relazione alle previsioni meteo, interrompano le attività lavorative nei settori agricolo e florovivaistico, nonché edile ed affini in caso di condizioni di esposizione prolungata al caldo.
Un secondo intervento, però, riguarda gli anziani, le persone con patologie croniche, i soggetti in condizione di marginalità sociale, soggetti fragili in caso di temperature particolarmente elevate, non solo, quindi sul lavoro. Nel suo ordine del giorno, il Pd mette in evidenza che la città non dispone di un Piano Comunale di Adattamento Climatico e nemmeno di una mappatura delle vulnerabilità locali.”Questo- fa notare il gruppo di opposizione- espone il territorio e i cittadini a rischi sempre più evidenti. Le persone senza fissa dimora risultano particolarmente esposte agli effetti delle ondate di calore, trovandosi spesso in condizione di isolamento, senza accesso a fonti di refrigerio, idratazione o assistenza medica, e necessitano pertanto di ricoveri di emergenza temporanei attrezzati per affrontare le situazioni climatiche critiche”. A fronte di tutto questo, la richiesta all’amministrazione comunale è quella di conoscere le azioni adottate o in corso di definizione per far fronte all’emergenza caldo a tutela delle fasce più fragili della popolazione e dei lavoratori esposti. Con lo stesso ordine del giorno, il consiglio comunale chiederebbe (se approvato) all’amministrazione comunale di avviare, in collaborazione con ASP, Protezione Civile e Prefettura, la predisposizione di un piano comunale per la gestione delle emergenze climatiche, che includa anche linee guida per la sospensione o rimodulazione delle attività lavorative esterne nei periodi più critici, nonché ad attivare, attraverso i servizi sociali e in raccordo con il terzo settore, spazi di ricovero temporaneo
per persone senza fissa dimora, in grado di fornire protezione dal caldo, acqua potabile, generi di
prima necessità e monitoraggio sanitario”.

 

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