I Vigili del Fuoco lasciano dopo una settimana l’impianto Ecomac. Ora più controlli
Dopo una settimana, i Vigili del Fuoco hanno lasciato l’impianto Ecomac. Alle 20 di ieri sera, l’ultima squadra ha lasciato la struttura di contrada San Cusumano, ad Augusta, dove nella mattina del 5 luglio è divampato un rovinoso incendio che ha generato una nube nera visibile in tutta la provincia di Siracusa. Da quel momento, i Vigili del Fuoco sono stati impegnati notte e giorno con schiumogeni, un rover, un mezzo aeroportuale e squadre aggiuntive arrivate da Ragusa, Enna e Catania. Le operazioni di spegnimento sono risultate complesse, per le migliaia di tonnellate di plastica stipate nell’impianto che hanno richesto un attento lavoro di smassamento e spegnimento dei vari focolai, visibili da Augusta e Melilli sino a pochi giorni addietro.
I valori ambientali, secondi gli ultimi dati Arpa Sicilia pubblicati ieri, hanno evidenziato valori di diossina sopra la soglia, in particolare su Melilli. Il particolare gioco dei venti, però, ha diffuso inquinanti in più parti della provincia e diversi sono direttamente collegabili – secondo i tecnici – all’incendio in Ecomac.
Da domani, lunedì, partiranno i controlli disposti dalla Prefettura in tutti gli impianti di trattamento e stoccaggio rifiuti presenti a ridosso della zona industriale. Sono poco più di una dozzina. “Mai piun nuovo cado Ecomac”, ha tuonato il prefetto Signer, ammettendo che qualcosa nel coordinamento e nelle informazioni alla popolazione deve essere migliorato.
Ha sorpreso, infatti, la mancata chiusura delle strade adiacenti all’impianto in fiamme ad incendio in corso e l’assenza di disposizione per i lavorato degli impianti vicini, in servizio mentre per più giorni bruciavano migliaia di tonnellate di materiale plastico, carta e cartone.














