Il Caravaggio torna a Siracusa, Granata: "nonostante i profeti di sventura, accordi rispettati"

 Il Caravaggio torna a Siracusa, Granata: "nonostante i profeti di sventura, accordi rispettati"

“Nonostante i profeti di sventura e alcune associazioni culturali nate su questa questione, e che presto moriranno, quella che si sta sviluppano altro non è che la piena applicazione di un impegno da parte del Fec”. Così Fabio Granata, assessore alla cultura del Comune di Siracusa, commenta gli ultimi giorni della telenovela Caravaggio ed il tormentone sul suo rientro. “Una cosa è l’antipatia verso Vittorio Sgarbi, certamente a volte indisponente, altra la critica pregiudiziale attuata da altri. Non credo purtroppo che Siracusa potrà più avere un rapporto con il Mart di Rovereto, che è museo prestigioso, e neanche con la stessa città di Rovereto, pure patria del ‘nostro’ Paolo Orsi. Tra polemiche, critiche ed esposti sono stati bruciati i rapporti”, dice ancora Granata, intervenuto in diretta su FMITALIA.
“Troppa irresponsabilità da parte di chi non ha mai prodotto nulla di concreto. Invece entro il 10 di dicembre il Caravaggio sarà di ritorno a Siracusa. Tornerà nella sua collocazione originaria. Le chiacchiere stanno a zero. Ritenete che sarebbe mai accaduto tutto questo, con risorse nostre? Il quadro da questa operazione ha avuto una gigantesca opera di valorizzazione. E questo è il tema che ci interessa”, sottolinea l’assessore alla cultura del Comune di Siracusa.
Granata non rinuncia però all’ultima puntura. “Sono tutti contenti gli emaciati intellettuali siracusani. Non appena ritornerà il dipinto, ce lo godremo a Santa Lucia al Sepolcro”, la chiesa per la quale l’opera era stata concepita e che, dopo anni di dibattiti a vuoto, è finalmente pronta per riaccoglierla.

 

Potrebbe interessarti