Il Comune di Floridia verso il dissesto: 30 milioni di tasse non riscosse, debiti per 18

 Il Comune di Floridia verso il dissesto: 30 milioni di tasse non riscosse, debiti per 18

“La situazione dei conti del Comune di Floridia è drammatica. Non è possibile pensare di rinviare la dichiarazione di dissesto. Non sono felice ma è improcastinabile. L’atto è già stato trasmesso al Consiglio comunale”. Il sindaco Marco Carianni evita i giri di parole e punta diritto al cuore del problema. “Floridia da anni è in default tecnico: abbiamo 30 milioni di euro di tasse non riscosse e debiti per quasi 18 milioni di euro. In passato non siamo riusciti ad avere il coraggio di fare certe scelte. Ora il dissesto è certificato e non possiamo far finta che non ci sia perchè finiremmo solo per aggravare ulteriormente le condizioni dell’ente”, spiega in diretta su FMITALIA.
Il dissesto del Comune di Floridia è storia che parte da lontano. “Nel 2019 è arrivata una delibera della Corte dei Conti che contestava gli esercizi finanziari precedenti, ravvisando anomalie che poi si sono ripresentate negli anni successivi, fino al 2020”, spiega il sindaco Carianni. “La Corte ha certificato un deficit strutturale ed ha vietato le spese che non siano obbligatoriamente previste per legge. E questo da un anno e mezzo”.
La paura dei floridiani è che con la dichiarazione di dissesto possano aumentare i tributi locali al massimo previsto. “Le tasse sono state già aumentate in passato. Noi non toccheremo le aliquote. Semmai dobbiamo rafforzare la capacità di riscossione, capendo che c’è una soglia fisiologica perchè alcuni non possono davvero permettersi di pagare le tasse. Ma ci sono altri che si credono furbi e questi vanno perseguiti, con gli strumenti oggi a disposizione. E’ una operazione di giustizia sociale”.
I servizi sociali non subiranno tagli. Quanto al trasporto degli alunni pendolari, il Comune di Floridia lavora ad una modifica concordata con la Corte dei Conti. “Non vogliamo annullare il servizio e per riuscirci abbiamo previsto delle modifiche al regolamento, con variazioni al contributo che concediamo alle famiglie tarandolo sulla situazione economica”.

 

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