Augusta. "Il Muscatello da Terzo Mondo", Gennuso a muso duro

 Augusta. "Il Muscatello da Terzo Mondo", Gennuso a muso duro

Un’accusa dura: “L’ospedale “Muscatello” non garantisce l’assistenza ai cittadini. Forti le responsabilità dei vertici dell’Asp e della Regione”. Parte dal deputato regionale Pippo Gennuso, che denuncia i disagi che sarebbero costretti a sopportare i cittadini, ma anche il personale medico e gli infermieri della struttura sanitaria. Gennuso definisce il “Muscatello” “un ospedale da Terzo Mondo, dove il reparto di Medicina scoppia e non riesce più a far fronte ai continui ricoveri per mancanza di posti letto negli altri reparti”. Il paradosso segnalato dal parlamentare dell’Ars riguara, però, i pazienti colpiti da ictus o ischemia, “sistemati in Medicina”. Motivo di rammarico, per il deputato regionale, “la mancata apertura del reparto di Neurologia, nonostante le assunzioni di 5 medici, effettuate due anni fa”. Una struttura che dovrebbe contare una decina di posti letto. Pronta un’interrogazione su questo tema, da presentare all’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino. Gennuso torna poi sulla vicenda legata alla chiusura, lo scorso gennaio, delle sale operatorie dell’ospedale e degli interventi di ristrutturazione che secondo quanto garantito dal direttore generale dell’Asp, Salvatore Brugaletta sarebbero stati celeri. “Si procede lentamente, invece- secondo il parlamentare regionale- e ci vorranno, di questo passo, almeno altri sei mesi prima del completamento”.Infine un riferimento al Pronto Soccorso. Dopo un sopralluogo, Gennuso sostiene che “non sia normale che un reparto di prima emergenza operi in due stanze piccole e anguste e che, in mancanza di un’astanteria, i pazienti restino spesso in barella per 5 o addirittura 8 ore”.

 

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