Il Pantheon ha bisogno di un restauro massiccio, Comune e Difesa vicino ad un accordo

Il Ministero della Difesa ed il Comune di Siracusa cercano l’intesa per restaurare il Pantheon. Il sopralluogo congiunto dello scorso marzo, con personale tecnico inviato anche dalla Difesa, ha evidenziato “alcune criticità infrastrutturali che richiedono un complesso ed articolato intervento di ristrutturazione e restauro del monumento”.
Il Pantheon è bene di proprietà comunale e il Ministero ha un diritto d’uso solo ed esclusivamente sulla cripta ossario. Palazzo Vermexio ha di recente eseguito alcuni interventi sulla copertura e sulla torretta campanaria che però non hanno sanato del tutto i problemi esistenti e riscontrati anche nel corso della visita congiunta di marzo.
Per assicurare allora un intervento tempestivo, il Ministero ha intanto proposto la stipula di un accordo per la corresponsione di un contributo annuale per le spese di cura, custodia e manutenzione della cripta ossario. Ma nel medio termine bisogna far partire una non rinviabile ristrutturazione della struttura nel suo complesso. Il passaggio propedeutico potrebbe essere l’attivazione di un tavolo tecnico, aperto a tutti gli enti che hanno competenza in materia e “finalizzato ad avviare una progettualità di intervento che possa risolvere definitivamente le problematiche presenti ed assicurare la migliore valorizzazione di questo importante Luogo della Memoria”.
Il Pantheon di Siracusa è stato edificato a partire dal 1919 su progetto dell’architetto Gaetano Rapisardi. Caratteristica è la pianta circolare con torretta campanaria. Nella costruzione si fece largo ricorso alla novità dell’epoca, il cemento armato. Un secolo dopo, quel materiale presenta inevitabilmente il conto. Al suo interno, il Pantheon conserva l’ossario in cui sono sepolti i soldati siracusani periti al fronte della “Grande Guerra”.