Il Pd di Siracusa: “servono più infermieri, reparti in tilt ed il Pronto Soccorso scoppia”

 Il Pd di Siracusa: “servono più infermieri, reparti in tilt ed il Pronto Soccorso scoppia”

L’attuale situazione pandemica ha purtroppo finito per aggravare alcune note problematiche della sanità locale, specie negli ospedali. Emblematico il caso del Pronto Soccorso di Siracusa. Entro la fine di marzo la Regione dovrebbe aggiudicare i lavori per ampliamento e ammodernamento. Ma al momento la situazione è complessa. Anzi, secondo il segretario cittadino del Pd, Santino Romano, è “disastrosa”.
Le responsabilità, secondo Romano, sarebbero tutte in capo alla Regione ed in particolare al governo Musumeci. “Porta avanti la realizzazione di una sanità regionale etno-centrica che sta svuotando le altre Asp. E quella di
Siracusa, data la vicinanza geografica, è una delle vittime principali di questo sistema, il tutto accelerato dalla pandemia che da più di due anni non da pace agli operatori sanitari”.
Per il segretario cittadino del Pd, le carenze principali “si riscontrano dal punto di vista delle unità lavorative che coprono le mansioni infermieristiche, a tal punto che interi reparti dell’Ospedale Umberto I non sono nella situazione di poter lavorare. E questo nonostante dal punto di vista strutturale siano perfettamente idonee ad accogliere ed assistere i pazienti che ne abbiano bisogno”.
Sottodimensionamento, quindi. I reparti ne soffrirebbero finendo per ingolfare il Pronto Soccorso “pulito” dove, una volta accolto e visitato il paziente, “non si può effettuare il ricovero nel reparto di destinazione – dice il segretario cittadino del Pd – perchè chiuso o pieno. E sempre più spesso il paziente rimane al Pronto Soccorso, dove iniziano a scarseggiare anche le barelle”.
I casi eclatanti riguarderebbero poi i reparti di Medicina e Geriatria a Lentini perchè “riconvertiti in reparti covid”. Gli stessi reparti a Siracusa, rivela l’esponente del Partito Democratico, “hanno avuto una drastica riduzione di posti letto”.
Da qui la necessità di ricorrere a maggiore personale infermieristico, sfruttando le occasioni disponibili per nuove assunzioni “a vario titolo”, al fine di “consentire la riapertura e la funzionalità dei reparti ospedalieri in modo da decongestionare il Pronto Soccorso”.

 

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