Il rapporto “privilegiato” di papa Leone XIV con Siracusa, nel nome di Maria e Lucia

 Il rapporto “privilegiato” di papa Leone XIV con Siracusa, nel nome di Maria e Lucia

Si può affermare che il nuovo papa Leone XIV ben conosce Siracusa, la sua storia e la sua profonda religiosità nel nome di Lucia e Maria. Un legame che è anche personale, con diversi pezzi della Curia siracusana con cui esiste già da tempo un cordiale rapporto di conoscenza. L’arcivescovo Francesco Lomanto, subito dopo la proclamazione del Pontefice, ha inviato a Robert Francis Prevost un sentito messaggio di felicitazioni. I due si conoscono ed a settembre dello scorso anno, il futuro Leone XIV venne proprio a Siracusa per partecipare alle celebrazioni in Santuario per l’anniversario della Lacrimazione. La foto che lo ritrae insieme all’arcivescovo di Siracusa, mentre mostra il quadretto miracoloso che pianse lacrime umane, ieri è diventata virale sui social siracusani in poche ore. Altre immagini raccontano del suo arrivo al Santuario, la breve passeggiata lungo un viale del parco e quindi l’ingresso nella basilica piena di fedeli. In quella occasione, lo accompagnavano anche il rettore padre Aurelio Russo e don Massimo Di Natale.
Nella sua giornata siracusana, però, l’allora “solo” cardinale Prevost ha visitato anche le catacombe di San Giovanni e poi Santa Lucia al Sepolcro. Ad accoglierlo, fra Daniele Cugnata che gli illustrò la storia della statua di santa Lucia giacente, scolpita da Gregorio Tedeschi nel 1634. Secondo la tradizione, la statua avrebbe miracolosamente “sudato” durante l’assedio spagnolo raccontato come il segno del dolore della Patrona per le prossime sventure della sua città.
Se tutto questo basta a costituire un rapporto privilegiato e magari una corsia preferenziale per una possibile visita di Robert Francis Prevost a Siracusa, è presto per dirlo. Ma certo è un punto di partenza. L’ultimo Pontefice che visitò la città di Archimede è stato Giovanni Paolo II, nel 1994.

 

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