Invalidi ma solo per la pensione: bufera su 17 medici di Asp ed Inps, 73 gli indagati

 Invalidi ma solo per la pensione: bufera su 17 medici di Asp ed Inps, 73 gli indagati

Due persone, compreso un neurologo dell’Asp, ai domiciliari, due obblighi di dimora, sette divieti di esercitare la professione di medico, anche per due dell’Inps, 73 indagati, compresi 12 medici dell’Asp e 5 dell’Inps, e beni sequestrati per 600mila euro. E’ il bilancio dell’inchiesta “Povero Ippocrate” contro falsi invalidi della Procura di Siracusa. Per l’accusa i medici redigevano falsi certificati per pensioni di invalidità e per l”accompagnamento.
L’indagine, coordinata dal procuratore Sabrina Gambino e dai sostituti Tommaso Pagano e Salvatore Grillo, si basa su intercettazioni telefoniche e ambientali. Dagli accertamenti è emerso che medici dell’Azienda provinciale sanitaria (Asp) e dell’Inps di Siracusa, a vario titolo addetti all’accertamento delle invalidità, per la maggior parte in cambio di soldi avrebbero attestato falsamente di avere eseguito esami diagnostici (in realtà mai eseguiti) e la sussistenza di patologie pur in assenza se non addirittura in contrasto con esami oggettivi.
Alcuni di loro avrebbero anche esercitato il giudizio medico nell’ambito di un organismo collegiale di cui in realtà risultavano assenti tutti gli altri componenti. La Procura aveva chiesto l’arresto per alcuni degli indagati, ma il gip Carmen Scapellato ha disposto i domiciliari solo per il neurologo dell’Asp Santo Cultrera e per la gestrice di un patronato, Rosaria Mangiafico. Conseguentemente, il Gip di Siracusa ha disposto tali misure.
L’obbligo di dimora è stato disposto per il medico Paolo Valvo, mentre la misura cautelare del divieto temporaneo di svolgere la professione medica è stato disposto nei confronti dei medici Remo Ternullo, infettivologo; Salvatore Alfano, diabetologo; Gaspare Pistritto, medico legale; e dei medici dell’Inps Giuseppe Fazio e Rosario Terranova. Il Gip ha anche disposto sequestri per equivalente nei confronti di tutti gli indagati e dei medici per complessivi 600mila euro.

 

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