Ippica, al Mediterraneo "Galà dell'Asino e del Cavallo"

 Ippica, al Mediterraneo "Galà dell'Asino e del Cavallo"

Lunedì 2 giugno  all’Ippodromo del Mediterraneo dedicato al galoppo, all’equitazione, alle dimostrazioni d’Alta Scuola, al carosello equestre e alle  antiche tradizioni con le corse degli asini. Questi gli  ingredienti del “Gran Galà dell’Asino & del Cavallo”. Si alterneranno, alle sei competizioni ippiche,  in programma dalle 14.30 in poi,  l’equitazione promossa dal Centro Ippico Don Santino di Floridia che, con un barrage ad eliminazione diretta, susciterà suspense per decretare il vincitore che salterà l’ostacolo sempre più alto. Ancora carosello equestre ed esibizioni d’Alta Scuola grazie all’istruttore Roberto Bisignani e ai suoi allievi dell’Associazione Equiarte e la SIS Società Ippica Siracusana. Lo spettacolo più atteso sarà, però, quello fornito dalle competizioni tra asini, montati da fantini, cavalieri ed amazzoni, che già nella prima edizione hanno richiamato l’attenzione di più di  sette mila presenze.
Per il galoppo occhi puntati su una condizionata abbinata alla terza corsa  e riservata ai giovanissimi atleti di due anni che dovranno la distanza dei 1.200 metri di pista piccola. Qui la linea da seguire è quella imposta dalla qualitativa Gold Juniper che trascina con se la buona Colori D’Arcadia. Attenzione anche ai due debuttanti: London Eye e Mister Applesur. Altra condizionata impegnerà, sui 1.100 metri della pista piccola, gli anziani. Premio Circuito di Nurburgring che trova iscritti nel campo partenti un Mac Lir  che, vista la ritrovata condizione, potrebbe tornare al successo, una Super Sasha che, negli indossati paraocchi, potrebbe trovare un finimento utile alla vittoria e un Celtimar che rientra da una sfortunata parentesi romana alle Capannelle. L’ultima corsa di galoppo è legata all’ippica nazionale e, sui 1.300 metri del tracciato in sabbia, si sfideranno soprattutto gli specialisti  Nalini Malani e Golden Clever, ma con l’attenzione dovuta ad un discusso Zep Mayo e ad un Agapunthus che, benché apra la scala pesi con 64 kg, resta soggetto di ottimi mezzi.

 

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