La bottiglietta, sostituzione e trauma cranico: recupero flash per il giocatore del Licata

 La bottiglietta, sostituzione e trauma cranico: recupero flash per il giocatore del Licata

Non è passato inosservato il recupero in tempi record di Matteo Lanza. Il giocatore del Licata ieri era in campo dal primo minuto, nella gara giocata (e persa) dai gialloblu in casa del Portici. Proprio Lanza, domenica scorsa, era stato sfortunato protagonista di un gesto da condannare senza se e senza ma: nel corso del primo tempo della partita con il Siracusa, era stato raggiunto da una bottiglietta lanciata dal settore occupato dai tifosi azzurri.
Come si legge nel provvedimento del Giudice Sportivo – che ha inflitto tre punti di penalizzazione al Siracusa – Lanza, colpito dalla bottiglietta semivuota, “cadeva al suolo e dopo avere ricevuto i primi soccorsi veniva sostituito nel corso dell’intervallo e trasportato in ambulanza al Pronto Soccorso dove veniva refertato ‘trauma cranico’ con diagnosi di 7 giorni”.
Nonostante la prognosi di sette-giorni-sette, e una presumibile impossibilità ad allenarsi regolarmente in settimana a causa del trauma cranico che lo aveva costretto a lasciare il campo ed a ricorrere alle cure dei sanitari del locale ospedale, ieri è stato schierato dal primo minuto. Un recupero pieno lampo, sicuramente una buona notizia per il diretto interessato e di cui tutti sono lieti. Ma anche un fatto che lascia spazio a qualche interrogativo che – allargato – finisce per chiamare in causa il comportamento tenuto dalla società gialloblu e dallo stesso calciatore. Anche il Siracusa vuol vederci chiaro ed ha predisposto una integrazione al ricorso presentato contro la penalità inflitta segnalando la presenza in campo dal primo minuto dell’esperto giocatore del Licata. Fermo restando che tutta la vicenda parte da un gesto grave e da condannare, il cui responsabile ci si augura venga presto identificato e adeguatamente sanzionato.

 

Potrebbe interessarti