Non si può certo dire che la prossima realizzazione di una pista ciclabile bidirezionale in corso Gelone sia opera che incontri il favore dell’opinione pubblica. Ma sorprende che a criticarla sia anche un sostenitore convinto della mobilità sostenibile, ovvero Carlo Gradenigo (Lealtà&Condvisione). In realtà, l’ex assessore si mostra preoccupato per una conseguenza di questa nuova opera: rende impossibile realizzare una corsia preferenziale per il bus rapido Gelone-Scal greca, pure previsto dal Pums.
“Non avendo oggi contezza della soluzione alternativa pensata dall’amministrazione e considerando le perplessità mosse da chi oltre alle auto e ai bus, vede con preoccupazione la possibilità di rimanere imbottigliati nel traffico anche dei mezzi di soccorso diretti al vicino ospedale Umberto I°, mi chiedo e chiedo se non sia possibile realizzare una corsia riservata mista per bus e bici”, la soluzione avanzata da Gradenigo.
“Includere le ciclabili lungo i percorsi del trasporto pubblico rappresenta una soluzione a basso costo, permette di creare importanti vie di collegamento alle destinazioni urbane principali e costituisce un metodo a elevata visibilità per diffondere e incentivare l’uso della bicicletta anche dove lo spazio a disposizione è tale da non permettere la realizzazione di corsie separate e/o in sede protetta”, aggiunge per corroborare la sua tesi.
Quale sarebbe il risultato finale? “L’infrastrutturazione di un sistema di trasporto urbano veloce, svincolato dal traffico veicolare con garanzie per ciclisti e mezzi di soccorso”, la risposta ferma di Carlo Gradenigo.
La ciclabile Gelone, la proposta: “Realizzarla mista, aperta a bici ed anche ai bus”
