La crisi del Siracusa, parla il presidente Ricci. “Mio impegno massimo, ora assumersi responsabilità”
Riprendono oggi gli allenamenti del Siracusa. Dopo l’ennesima sconfitta, con un bottino fermo a tre punti in classifica e tanti brutti pensieri sul futuro, fa sentire la sua voce il presidente Alessandro Ricci. “A metà del mese di agosto ho convocato una conferenza stampa nella quale ho ritenuto doveroso assumermi la responsabilità per alcuni errori commessi nella gestione del club. Si è trattato di un gesto sincero, ma anche di un atto funzionale a togliere pressione allo staff tecnico e alla direzione sportiva, affinché potessero lavorare con serenità e concentrazione”, spiega il numero uno del sodalizio azzurro.
“Tuttavia, oggi ritengo che sia arrivato il momento di un’assunzione di responsabilità condivisa. È giusto che ciascuno, nell’ambito delle proprie competenze, si faccia carico delle proprie decisioni e del proprio operato.
Desidero chiarire, una volta per tutte, che le decisioni riguardanti l’aspetto tecnico e sportivo, dalla scelta dei giocatori nuovi, alle riconferme, fino alla costruzione della rosa, sono state interamente assunte dal direttore sportivo e dall’allenatore. La presidenza, nel pieno rispetto dei ruoli e delle professionalità, non è mai intervenuta nelle scelte di campo, né ha fornito indicazioni tecniche o suggerimenti sulle valutazioni dei singoli”, ha voluto precisare Ricci.
“Il mio compito, come presidente, è stato quello di comunicare ai collaboratori il budget a disposizione per la stagione, un budget che, per inciso, non è stato ancora completamente utilizzato. Ho ritenuto e ritengo tuttora che la serenità e l’autonomia dello staff tecnico siano elementi fondamentali per costruire un progetto credibile e duraturo. Non ho mai fornito indicazioni sul lavoro dell’allenatore, né espresso giudizi sulle scelte tecniche o tattiche. Non rientra tra le competenze di un presidente entrare nel merito di tali questioni: il campo deve essere territorio esclusivo di chi lavora ogni giorno con la squadra. Il mio impegno verso questa società, verso i nostri tifosi e verso la città di Siracusa – conferma il presidente azzurro – resta immutato. Ma è doveroso, per rispetto del progetto, per ciò che abbiamo costruito in questi 3 anni e delle persone che vi lavorano, che ognuno risponda delle proprie scelte, così come io ho fatto e continuerò a fare per le mie. I nostri valori ci insegnano che non è importante cadere, anche se può far male, quanto lo sia la capacita di sapersi rialzare. Tutti insieme, società, dirigenti, staff, squadra e soprattutto i tifosi”.
Un messaggio che da una parte vale come conferma del suo impegno massimo per il Siracusa e l’anticipazione di un mercato di riparazione possibile con il budget ancora a disposizione. Ma vale soprattutto come “avviso” alle componenti tecniche della squadra: da ora, vietato sbagliare altrimenti “ognuno risponda delle sue scelte”. In base all’interpretazione. può suonare anche come la richiesta di un passo di lato, se non direttamente indietro.














