Mozione sulle politiche di genere del gruppo consiliare del PD “Necessario cambiamento culturale”

 Mozione sulle politiche di genere del gruppo consiliare del PD “Necessario cambiamento culturale”

Una mozione sulle politiche di genere per un cambiamento culturale. Il gruppo consiliare del PD ha presentato in seconda commissione consiliare una mozione articolata su come lavorare per le pari opportunità, implementando le politiche di genere. La richiesta è stata discussa e approvata e presenta alcune novità: il bilancio di genere, lo studio e l’applicazione di un linguaggio più attento e rispettoso delle diverse sensibilità, l’organizzazione di spazi pubblici adeguati alle esigenze specifiche, l’implementazione di forme di sostegno allo studio dedicate alle aspiranti studentesse STEM, l’organizzazione di percorsi di educazione all’affettività e l’aumento di attività di accompagnamento alla genitorialità.
L’obiettivo è anche quello di realizzare una campagna di sensibilizzazione periodica per pubblicizzare i segnali da utilizzare in caso di pericolo e ad organizzare in collaborazione attività di sensibilizzazione contro gli stereotipi di genere e contro la violenza sulle donne.
“Attenzione è stata rivolta inoltre al lavoro da realizzare all’interno e all’esterno dell’Istituzione da un lato rafforzando il ruolo del CUG e valorizzando le Istituzioni di Parità e dall’altro istituendo sia giornate periodiche di monitoraggio sul gender gap pay in collaborazione con gli attori preposti sia un premio annuale per valorizzare le buone pratiche che favoriscano la conciliazione vita e lavoro, migliorino l’occupabilità femminile e promuovano la partecipazione femminile in ogni ambito lavorativo e in ogni livello decisionale”, si legge nella nota del gruppo consiliare del PD..
“La mozione nasce dalla consapevolezza che sul tema tanto è stato fatto dalle associazioni di volontariato, dai CAV e dalla Consulta femminile preposta ma che sia ancora lunga la strada per raggiungere obiettivi soddisfacenti, partendo proprio dalla politica e dalla sua responsabilità”, conclude il PD.

 

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