La Protezione Civile nazionale a Siracusa: sopralluoghi verso lo stato di calamità

 La Protezione Civile nazionale a Siracusa: sopralluoghi verso lo stato di calamità

Una squadra di tecnici della Protezione Civile nazionale ha visitato in sopralluogo alcune delle aree colpite dal maltempo che tra la fine di ottobre ed i primi di novembre ha causato notevoli danni nel siracusano. Dopo Augusta, Carlentini, Sortino e Ferla dove le ispezioni sono avvenute ieri, questa mattina hanno raggiunto il capoluogo A Siracusa sono stati accompagnati dall’assessore alla Protezione Civile, Sergio Imbrò, e dal responsabile provinciale del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, Biagio Bellassai.
Il muraglione di Levante, via lido Sacramento e la scogliera su cui poggia il Monumento ai Caduti e la vicina Riviera Dionisio il grande alcuni dei luoghi ispezionati. La squadra tecnica inviata da Roma ha il compito di esaminare i danni reali e le situazioni di rischio residuo connessi con gli eventi atmosferici estremi per i quali la Regione ha deliberato lo stato di emergenza. Gli ispettori della Protezione Civile nazionale hanno preso anche visione dei documenti tecnici ed amministrativi predisposti dal Comune di Siracusa, per tutte le valutazioni del caso. Il faldone predisposto da Palazzo Vermexio è piuttosto corposo e documenta danni per circa 22 milioni di euro, inclusi i risarcimenti a privati e ad imprenditori agricoli. Richiesto lo stato di calamità, per il quale è atteso un pronunciamento del governo centrale entro Natale.
Dopo Siracusa, i tecnici della Protezione Civile nazionale hanno raggiunto Palazzolo, Avola e Portopalo. Domani Modica, Scicli e Comiso. Poi il rientro a Roma.

 

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