Lavoro nero, i Carabinieri sospendono 13 imprese: multe per 185mila euro

 Lavoro nero, i Carabinieri sospendono 13 imprese: multe per 185mila euro

Case di riposo, autolavaggi, esercizi pubblici e commerciali, cantieri e aziende agricole: i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno “visitato” 26 aziende e società tra Augusta, Pachino, Rosolini, Portopalo, Carlentini e Siracusa. Sono stati 23 su 77 i lavoratori in nero scoperti.
Nel corso degli accessi ispettivi sono emerse criticità in una casa di riposo di Augusta, un autolavaggio di Siracusa, quattro imprese edili a Pachino, Augusta, Siracusa e Carlentini, una tabaccheria di Pachino, un panificio e una macelleria a Lentini, una pizzeria, un supermercato e un ristorante a Portopalo e una azienda agricola a Noto. Per tutte le 13 attività imprenditoriali è stato adottato il provvedimento di sospensione per avere utilizzato “in nero” più del 20% della forza lavoro complessiva.
“Il contrasto del lavoro sommerso resta uno degli obiettivi primari dell’Arma”, spiega il comandante del Nil. “Il lavoratore occupato in nero è totalmente privo di ogni tutela previdenziale ed assicurativa e, inoltre, non può vantare alcun diritto contrattuale, divenendo facile preda di sfruttamento”.
Nei confronti di 7 datori di lavoro, inoltre, è scattata la denuncia in stato di libertà per diverse violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e che riguardano l’omessa dotazione delle cinture di sicurezza ai manovali edili che lavorano in quota, mancata nomina del coordinatore per la sicurezza, mancata realizzazione di opere di contenimento in caso di caduta accidentale di persone e cose dall’alto, realizzazione di ponteggio non ad opera d’arte e mancata delimitazione dell’area di cantiere per impedire l’accesso ad estranei.
In tutti i casi sono state impartite opportune prescrizioni ai datori di lavoro, col fine di far ripristinare le condizioni di sicurezza imposte dalla legge a tutela dei dipendenti.
Ed ancora, nei confronti di 2 titolari di imprese è scattata la denuncia in stato di libertà per avere utilizzato sistemi di videosorveglianza senza preventivo accordo sindacale o autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro. Ed inoltre, già in sede di accesso ispettivo, oltre alla verifica immediata dei rapporti di lavoro ed all’acquisizione delle dichiarazioni dei dipendenti ed alla rituale richiesta documentale, è stata disposta l’immediata cessazione del funzionamento degli impianti, in quanto consentivano il controllo a distanza dell’operato dei dipendenti.
Un datore di lavoro agricolo, infine, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per avere occupato un cittadino extracomunitario privo del permesso di soggiorno ad uso lavoro subordinato.
Le sanzioni amministrative irrogate ammontano a 85.000 euro e le ammende contestate ammontano a oltre 100.000 euro.
Nel comprato agricolo, infine, i controlli dei Carabinieri saranno ulteriormente intensificati, perché in questo periodo inizieranno le raccolte di prodotti ortofrutticoli in campo aperto, che determinano l’afflusso di numerosi stranieri.

 

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