Le foto del porto rifugio di Santa Panagia: i gravi danni evidenti e la sua importanza

In queste foto è visibile lo stato attuale del porto rifugio di Santa Panagia, a Siracusa. Costruito negli anni 70, svolge più funzioni. Anzitutto, garantisce supervisione della sicurezza della navigazione in entrata ed uscita da Siracusa e coordina la gestione ordinaria dei servizi nautici (pilotine, rimorchiatori, ormeggiatori, sicurezza antincendio e antinquinamento, servizi accessori come raccolta rifiuti, rifornimento etc). Importante anche le funzioni a supporto della sicurezza (anche ambientale) nel consistente traffico di navi petroliere (circa 350 l’anno).
Pensare di ridurre l’importanza del porto rifugio solo alla zona industriale significherebbe non aver compreso quanto sia centrale per la gestione di tutti i traffici (merci, passeggeri, commerciali, diportisti) e di tutte le attività connesse alla navigazione in entrata ed uscita da Siracusa.

I danni sono complessi ed evidenti. La diga foranea è per metà inutilizzabile, come da ordinanze della Capitaneria di Porto di Siracusa. Evidenti i segni di ulteriori cedimenti, sotto la costante azione del mare. Il riccio di testa è ormai perduto: staccato dalla violenza delle onde dalla struttura, parzialmente affondato e con i tetrapodi resi “inoffensivi” in quella che dovrebbe essere la loro azione di depotenziamento delle onde in entrata. Diversi pezzi della struttura sono stati letteralmente spostati dal mare che è riuscito ad ingrottarsi anche nella zona interna del porto rifugio, sotto i pontili e le passerelle già inibite.

 

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