L’entusiasmo di Rizzuto: “il parco di Siracusa deve superare Agrigento”

 L’entusiasmo di Rizzuto: “il parco di Siracusa deve superare Agrigento”

Calogero Rizzuto ha entusiasmo e determinazione. Due ottime qualità che si mescolano a quelle competenze professionali nella gestione dei beni culturali che molti già gli riconoscono. E’ lui il primo direttore del parco archeologico autonomo di Siracusa, che arriva ad abbracciare anche Noto e Palazzolo.
Conosce la realtà che lo attende: ha lavorato in Sovrintendenza, l’ha guidata ad interim in una delle sue recenti fasi calde e dopo essere stato a Ragusa, torna per rilanciare l’immagine del parco della Neapolis ora più ampio e finalmente autonomo.
Anzichè la prudenza tipica del politically correct, Rizzuto ha subito chiaro il primo obiettivo da raggiungere. E non ne fa mistero. “Dobbiamo fare di più e meglio di Agrigento. E magari dobbiamo provare nel più breve tempo possibile a superarli, come numero di visitatori. Magari già al primo anno di vita del parco. A Siracusa abbiamo ogni cosa giusta per fare il salto. Con la collaborazione di tutti possiamo raggiungere l’obiettivo”.
A metà settimana dovrebbe insediarsi a Siracusa, pronto per i primi sopralluoghi. Al momento il neo direttore è a Palermo, per comprendere in ogni dettaglio cosa prevede il decreto di nomina. “La volontà della Regione mi pare chiara. Ha istituito il parco e adesso ne ha nominato il direttore”, spiega al telefono. L’autonomia, in particolare quella economica, dovrebbe scattare da subito. Dirigenti regionali dovrebbero però, in una prima fase, affiancarlo con funzioni da cda del parco, che intanto può iniziare ad autodeterminarsi. La cassa è tecnicamente vuota: si andrà riempiendo con i proventi dello sbigliettamento che finalmente restano a Siracusa anzichè prendere la via per Palermo. E si parla di cifre tra i 4 ed i 5 milioni di euro all’anno.
Aprire e rendere fruibile il castello Eurialo e migliorare l’immagine della Neapolis: queste le priorità del direttore Calogero Rizzuto, pronto a replicare il modello Ragusa ovvero coinvolgere i forestali nelle operazioni di diserbo e pulizia dei monumenti. Ci sono poi da mettere in sicurezza i sentieri della fortezza greca, danneggiati dagli incendi dello scorso anno e per questo vuole anche visionare i progetti esistenti.
“Viste le competenze e l’estensione, serve personale”, spiega ancora Rizzuto. E non potendo il parco autonomo provvedere da subito a nuove assunzioni, l’idea del direttore è quella di chiedere rinforzi al dipartimento regionale. E’ un lavoro impegnativo quello che lo attende. Ma nessuna esitazione di sorta. Per usare le sue parole, “è un bel lavoro”.
In questo, forse, lo conforta l’uscita pubblica del governatore Musumeci. “Intendo imprimere una svolta con risorse straordinarie, oltre a quelle che affluiranno sui territori dagli introiti dei Parchi, sia nelle aree archeologiche più note che nei siti minori ancora non sufficientemente valorizzati o addirittura sconosciuti.
L’impegno del governo sarà quello di assicurare una efficace gestione ordinaria che deve assicurare un elevato standard di servizi: strade di accesso, manutenzioni, segnaletica, servizi igienici e vigilanza. Parimenti, lo sforzo dovrà riguardare anche la fruizione dei siti con il potenziamento e l’estensione in tutti i Parchi dei servizi aggiuntivi con nuovi bookshop, biglietterie online, guide multimediali e sistemi di musealizzazione all’avanguardia. Sarà una progressiva rivoluzione nella conduzione del nostro patrimonio culturale, che nel 2018 ha registrato un trend positivo di visite, dato confermato in questi primi mesi del 2019”.

 

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