Mandorle di Avola con truffa: il dna svela l’inganno. Denunciate due aziende confettiere

 Mandorle di Avola con truffa: il dna svela l’inganno. Denunciate due aziende confettiere

L’analisi del Dna ha permesso di scoprire due truffe nel commercio della mandorla di Avola. Lo rivela l’Ansa. Si tratta di uno prodotti alimentari maggiormente contraffatti. Molte aziende utilizzano la denominazione “Avola” in prodotti al cui interno invece si trovano mandorle di origine straniera.
Dopo due segnalazioni presentate dal Consorzio di tutela della Mandorla di Avola alla direzione contro le truffe commerciali del ministero dell’Agricoltura, sono state denunciate altrettante aziende confettiere. In entrambi i casi la segnalazione è arrivata da consumatori insospettiti sia dal prezzo che dalla evidente difformità del prodotto in vendita rispetto ai confetti con mandorla di Avola. Lo racconta il direttore del consorzio, Corrado Bellia. La mandorla di Avola ha caratteristica forma piatta e ovale.
L?analisi del dna ha confermato i sospetti. I laboratori dell’Università di Catania, autori di diversi studi sul Dna delle mandorle italiane e straniere, hanno confrontato il profilo genetico della mandorla contenuta nei confetti oggetto della segnalazione e il profilo precedentemente caratterizzato delle varietà commercialmente conosciute come Mandorla di Avola. E il risultato è stato chiaro: le mandorle contenute nei confetti segnalati non hanno niente a che fare con quelle di Avola. Le imprese sono state denunciate per truffa in commercio.
All’agenzia di stampa, il presidente del Consorzio, Antonio Scacco, parla di “importante passo avanti nella tutela dei consumatori, delle aziende oneste e di un prodotto di eccellenza. Consigliamo, prima di acquistare prodotti con la scritta Mandorla di Avola, di verificare sempre la presenza del marchio collettivo del Consorzio di tutela”.

 

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