Milazzo (PD): “Una via per Ramelli e per Lupo e Rossi? Non si sanano le ferite della Storia”

Dopo tanto parlare, ora c’è anche la data: il 3 luglio, il Consiglio comunale di Siracusa si occuperà della proposta di intitolazione di una via a Sergio Ramelli, su mozione di FdI, FI e Insieme. Forse sull’onda delle reazioni dell’opinione pubblica davanti al dibattito pubblico scaturito dalla notizia, in conferenza dei capigruppo – questa mattina – Paolo Romano e Paolo Cavallaro (FdI) hanno presentato un’integrazione alla mozione su Sergio Ramelli per intitolare una strada, un largo, un parco a Mario Lupo e Walter Rossi, due ragazzi di sinistra uccisi dalla violenza di soggetti di estrema destra.
“Per noi la violenza non ha colore politico e va sempre isolata e ripudiata. Riteniamo che, in tempi di violenza diffusa, mentre sono andati smarriti valori e punti di riferimento, la politica abbia il compito di raddrizzare la rotta e indicare la strada della condivisione, della pacificazione e della libertà di confronto e manifestazione del pensiero, che alcuni tramite l’ uso della violenza hanno pensato di negare ad altri”, dicono gli esponenti del partito della premier.
Ma la mossa, a quanto pare, non è bastata per ammorbidire quella che pare essere la scontata accoglienza in aula. Un pezzo importante dell’opposizione, il gruppo consiliare del Pd, ha chiaramente lasciato intendere che non appoggerà la proposta neanche con la formula integrativa. Il capogruppo Massimo Milazzo è stato netto: “ci sono ferite della Storia che non possono essere sanate anni dopo con intitolazioni di vie o altro. Sono e restano fatti giudicati dalla storia: la guerra, gli anni di piombo, le stragi. E questo vale per tutte le parti politiche. La pacificazione passa da altri percorsi, non questi”.