“Mini” ristoro per i Comuni che spediscono i rifiuti fuori regione, termovalorizzatori al palo

 “Mini” ristoro per i Comuni che spediscono i rifiuti fuori regione, termovalorizzatori al palo

Via libera dalla giunta regionale all’erogazione ai Comuni siciliani delle somme necessarie per la copertura dei costi straordinari sostenuti per il trasferimento di rifiuti all’estero. Le risorse finanziarie messe a disposizione ammontano complessivamente a 45 milioni di euro, ma in questa fase saranno liquidati 20 milioni per coprire le spese relative al periodo dal 1 giugno 2022 al 31 dicembre 2022.
Nota è la crisi del sistema regionale dei rifiuti, con le discariche al collasso ed i problemi a far decollare la differenziata, specie nelle città metropolitane. Si è quindi generata una emergenza perenne che ha costretto ad inviare i rifiuti indifferenziati fuori regione, con costi così triplicati per i comuni tra cui anche quelli del siracusano. Richiesta più volte e attesa sin dal governo Musumeci questa misura di parziale ristoro.
I contributi saranno riconosciuti dalla Regione ai Comuni in maniera forfettaria, per accorciare i tempi dovuti alla rigida logica del rimborso, e saranno assegnati sulla base dei dati ufficiali desunti dalla piattaforma ORSo, l’Osservatorio rifiuti sovraregionale. Nello specifico, valutato il quantitativo di indifferenziato prodotto, sarà assegnato ai Comuni un extra costo pari a 120 euro a tonnellata, cui si assocerà una premialità aggiuntiva in base alla percentuale di raccolta differenziata: nessuna premialità fino al 30 per cento, il 10 per cento in più dal 30 al 60 per cento, il 20 per cento in più dal 60 al 100. I fondi regionali, così calcolati ed erogati, dovranno essere utilizzati esclusivamente per migliorare i servizi afferenti la raccolta rifiuti.
Il presidente di Anci Sicilia, il siracusano Paolo Amenta, accoglie con timido favore la misura. “Stiamo parlando di spese sostenute dai Comuni nel 2022, un anno fà. E la misura inciderà sull’aumento appena per il 10%”.
Nel futuro, da anni si parla di termovalorizzatori in Sicilia. Tra favorevoli e contrari, Schifani conferma la volontà di andare avanti. «Il mio governo – afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – sta lavorando alla gestione dei rifiuti su più fronti, non ultimo quello relativo all’impiantistica per cui continua il confronto diretto con Roma. Intanto, però, con questa delibera, aiutiamo le amministrazioni comunali che hanno dovuto fronteggiare maggiori costi per superare le criticità legate alla capacità di smaltimento degli impianti regionali con ristori concreti e immediati».
Intanto, dalle opposizione rumoreggia il M5S. “Con 45 milioni si sarebbero potute costruire decine e decine di stazioni di compostaggio per spingere la differenziata in Sicilia”, dice il referente regionale del Movimento, Nuccio Di Paola. “Spedire i rifiuti all’estero – sottolinea – è una dichiarazione di fallimento, è la dimostrazione che non si è capaci di fare il proprio lavoro; e per carità, non ci vengano a ripetere che ‘faremo, ‘costruiremo, eccetera, dopo sei anni di governo, il centro-destra farebbe bene a dichiarare bancarotta”.

 

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