Mobilità sostenibile, finanziati due progetti: Passiblei e riqualificazione Porto Piccolo

 Mobilità sostenibile, finanziati due progetti: Passiblei e riqualificazione Porto Piccolo

Ci sono anche due progetti per Siracusa e la sua provincia tra quelli finanziati dal Ministero della Mobilità Sostenibile con fondi Pac 2014/20. A dare l’annuncio è il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s), subito dopo la pubblicazione delle graduatorie per investimenti nel recupero dei waterfront e il miglioramento dell’accessibilità turistica (Asse B e C).
“Con circa 2,5 milioni di euro è stata ammessa a finanziamento la riqualificazione del Porto Piccolo di Siracusa, approdo Santa Lucia e Riva Porto Lachio”, illustra il pentastellato che negli ultimi due anni ha seguito direttamente il percorso ministeriale che ha condotto alla pubblicazione delle graduatorie definitive. Diverse le interrogazioni parlamentari e continuo il pressing sulle strutture ministeriali.
“In provincia, con i fondi Pac viene finanziata la programmazione e lo sviluppo progettuale del circuito del Barocco ovvero il sistema integrato di mobilità ciclo-ferroviario nel val di Noto denominato Passiblei (1,4 mln), un progetto sviluppato in collaborazione tra la Provincia di Ragusa e quella di Siracusa”, spiega ancora Ficara.
Il finanziamento di questi progetti si aggiunge a quello dello scorso aprile che riguardava le Autorità di Sistema Portuale. Occasione in cui l’AdSP di Augusta-Catania ha ottenuto le risorse per l’installazione del fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sulle pensiline dei parcheggi a servizio dei porti di Augusta e Catania (2 mln). Ma soprattutto un finanziamento di 5,2 milioni di euro per il cosiddetto Ecosistema Digitale, un fondamentale progetto di digitalizzazione dei processi portuali.
Il programma Pac prevede il completamento degli interventi entro il 2023. “Bisogna fare in fretta. E bisogna fare bene. Perché ottenere i finanziamenti è un merito; ma trasformare quei fondi in opere concrete è adesso un obbligo”, conclude Paolo Ficara (M5s).

 

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