Trasporto locale non pervenuto, la proposta dei progressisti: "Cinque percorsi da 5 chilometri"

 Trasporto locale non pervenuto, la proposta dei progressisti: "Cinque percorsi da 5 chilometri"

Sostituzione delle attuali circolari cittadine con 5 percorsi in linea, inglobando ove possibile le attuali e future nuove corsie ciclabili, all’interno di apposite corsie preferenziali per bus e bici . La proposta arriva dalle forze del Centrosinistra siracusano, che in una nota diffusa in mattinata affrontano una tra le tematiche più spinose nel capoluogo: la Mobilità. Lealtà & Condivisione, Movimento 5 Stelle,
Sinistra Italiana, Unione Popolare, Articolo 1, Cento Passi, Partito Comunista Italiano e Verdi non hanno dubbi: “Siracusa-ricordano-  è una città che per superficie e clima, dovrebbe avere nella ciclabilità e nel Trasporto pubblico locale le principali modalità di trasporto in ambito urbano. Se da un lato qualche passo avanti è stato fatto con la realizzazione di alcune corsie ciclabili, dall’altro -osservano i partiti di Centrosinistra- non si è stati in grado di organizzare parallelamente un adeguato servizio di trasporto pubblico urbano con un’offerta che sfiora appena i 7,8 chilometri percorsi annualmente dalle vetture per ogni abitante residente”. Il gruppo di forze politiche ritiene che negli ultimi anni la situazione sia “peggiorata nel capoluogo: da 29 linee urbane si è passati alle attuali 14; i percorsi circolari sono sempre tortuosi, alcuni lunghi quasi 30 km, con tempo medio di attesa tra una corsa e l’altra anche oltre i 90 minuti. Con questi numeri è chiaro che il servizio pubblico in città venga percepito inesistente. Anche il PUMS prevede l’organizzazione del TPL con piccole circolari che circumnavighino interi quartieri dormitorio, segno che nello sviluppo del piano si sono sottovalutate le reali esigenze di spostamento dei siracusani. Scuole, uffici, aree commerciali (CENACO), stazione, ospedali e cliniche, centro storico, sono alcuni dei principali poli-spiegano i partiti di Centrosinistra-  verso i quali ogni giorno migliaia di siracusani si dirigono utilizzando la propria auto, mettendo in crisi strade e parcheggi assolutamente inadeguati a sostenere un parco macchine di circa 80.000 mezzi. 70,5 veicoli ogni 100 abitanti è un dato spaventoso che va drasticamente abbattuto, se vogliamo rendere Siracusa una città più vivibile”. La soluzione prospettata parla di tre linee Sud/Nord e di due linee Est/Ovest, che le forze di centrosinistra immaginano così: Gialla: dalla Stazione a Mazzarona, che passa per Viale Tunisi; 2) Verde: da Ortigia al Parco Robinson, che passa per Via Tisia / Tica, 3) Rossa: da Stazione a Scala Greca passando per Santa Panagia. Per l’altra parte di città: Linea Blu: Mazzarona /Pizzuta, Linea Viola: Latomie dei Cappuccini/Belvedere. Sarebbero percorsi di 5 km circa ciascuno, con fermate di scambio raggiungibili in un arco massimo di 500 metri di cammino. Il primo vantaggio, secondo le ipotesi avanzate, sarebbe legato ai tempi di attesa, che si ridurrebbero di circa 20 minuti. La proposta è indirizzata al Comune, affinché in questo modo si ispiri la modifica del Piano urbano della Mobilità Sostenibile avviata in questi giorni, “tenendo in debito conto che Siracusa è anche una città a “centri diffusi”, ovvero che Cassibile, Zone Balneari e Tivoli fanno parte della città e che senza l’integrazione del TPL con il trasporto ferroviario Siracusa-Fontane Bianche, la riattivazione della Stazione di Targia e la realizzazione del servizio di collegamento via mare tra Ortigia e la Penisola Maddalena, tutto ciò sarà difficilmente realizzabile. Non si ha più notizia, intanto, dei 12 nuovi bus acquistati con il Collegato Ambientale e Agenda Urbana: due elettrici e 10 a metano”.

 

 

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