È morto papa Francesco, il ricordo del suo legame con la Madonna delle Lacrime di Siracusa

È con profondo dolore che il mondo accoglie la notizia della morte di Papa Francesco, pontefice amato e figura centrale della Chiesa cattolica nel XXI secolo. Il suo pontificato è stato segnato da una forte spinta verso l’inclusione, la semplicità e la vicinanza ai più fragili. Tra i tanti legami spirituali che hanno contraddistinto la sua vita, emerge quello particolarmente toccante con la Madonna delle Lacrime di Siracusa.
Papa Francesco ha più volte espresso una particolare devozione per l’icona miracolosa custodita nel Santuario di Siracusa, che nel 1953 pianse lacrime umane, un evento riconosciuto come prodigioso dalla Chiesa. Il Santo Padre ha parlato pubblicamente della Madonna delle Lacrime come “simbolo di compassione e partecipazione al dolore dell’umanità”, richiamando l’immagine di Maria che condivide le sofferenze del mondo con uno sguardo materno e misericordioso.
Particolarmente significativo fu il momento in cui, nel 2018, il reliquiario della Madonna delle Lacrime venne accolto a Roma, nella cappella di Casa Santa Marta, dove Papa Francesco risiedeva. In quei giorni, il Pontefice volle che la presenza della Madonna accompagnasse la preghiera quotidiana. Quel gesto testimoniava quanto profondo fosse il suo legame con la Madre del dolore e della speranza. L’immagine della Madonna accanto all’altare in cui il Papa celebrava la Messa quotidiana rimase impressa nel cuore di milioni di fedeli, che si unirono spiritualmente alle sue suppliche per il mondo intero.
Indimenticabile rimarrà anche la telefonata che Papa Francesco fece al sindaco di Siracusa nel marzo del 2020, durante la prima drammatica fase della pandemia. In quell’occasione, volle esprimere personalmente la sua vicinanza alla città e ai suoi abitanti, fortemente colpiti dalla crisi sanitaria e dalle conseguenze sociali dell’emergenza. Un gesto semplice, ma potentemente umano, che racconta il cuore del suo pontificato: la cura dell’altro, soprattutto nei momenti più bui.
Nel dicembre 2024, in occasione della conclusione dell’Anno Luciano e della traslazione temporanea del corpo di Santa Lucia da Venezia a Siracusa, Papa Francesco inviò una lettera all’Arcivescovo Francesco Lomanto e alla comunità siracusana. In essa, il Pontefice esortava i fedeli a lasciarsi educare dal martirio della santa alla “compassione e alla tenerezza”, virtù che trovano conferma anche nelle lacrime della Madonna a Siracusa. Scriveva: “Il martirio di Santa Lucia ci educhi al pianto, alla compassione e alla tenerezza: sono virtù confermate dalle Lacrime della Madonna a Siracusa”.
Oggi Siracusa piange con il mondo intero, ma ricorda con gratitudine il Papa che ha saputo guardare alla sua Madonna con occhi di figlio, riconoscendo in lei la madre che consola e accompagna. Nel silenzio delle lacrime, quelle di Maria e quelle di milioni di fedeli, resta il segno indelebile di un pastore che ha saputo amare con umiltà e servire con il cuore.
Che la Madonna delle Lacrime, alla quale tanto si è affidato, lo accolga ora tra le braccia del Padre.
Foto dal sito santuariomadonnadellelacrime.it