Quando papa Francesco telefonò al sindaco di Siracusa: “Vicino a voi in pandemia”

 Quando papa Francesco telefonò al sindaco di Siracusa: “Vicino a voi in pandemia”

Uno dei tanti gesti che raccontano l’umanità straordinaria di papa Francesco è una semplice telefonata. Marzo 2020, la pandemia e il lockdown. Il pontefice chiama al telefono il sindaco di Siracusa. “È uno dei ricordi che mai mi lascerà nella vita”, ricorda oggi Francesco Italia. Raggiunto al telefono pochi minuti dopo la notizia della scomparsa del Santo Padre, non nasconde la sua tristezza. “L’ho incontrato diverse volte. E quando dicevo che ero di Siracusa, lui subito con affetto: ‘la città della Madonna che pianse’. Umanamente strepitoso, ti colpiva con la sua semplicità e dolcezza”, ricorda il primo cittadino.
“La telefonata ricevuta a sorpresa – prosegue – fu uno dei suoi tanti gesti semplici ma significativi. Era un pomeriggio del marzo 2020. La pandemia ci aveva chiuso tutti in casa. Le città avevano paura. Ricordo che ero seduto anche io in casa. Arrivò questa chiamata, numero sconosciuto. Di solito, come tanti, non rispondo in quei casi. Quella volta invece si, non so perché. E dall’altro capo del telefono: ‘pronto, lei è il sindaco Francesco Italia? Questo non è uno scherzo, sono papa Francesco…’. D’istinto, mi sono alzato in piedi. Ricordo le sue parole dolcissime sulla città, l’invito alla resilienza ed a stare vicini ai cittadini. E mi chiese di pregare per lui”.
E poi quell’invito, rimasto sospeso: “Quando vieni a trovarci a Siracusa?”. A cui rispondeva con la consueta dolcezza: “Se Dio vorrà…”.

 

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