Noto. La riscoperta della tradizione con i cunti e i canti

 Noto. La riscoperta della tradizione con i cunti e i canti

Una passeggiata per i quartieri storici di Noto, da Agliastrello a Piano Alto, da Mannarazze alla Macchina del ghiacchio. Una riscoperta di luoghi e tradizioni per “Noto Popolare” appuntamenti del mercoledì inseriti nel ricco palinsesto di “Effetto Noto”. I cantastorie Alfonso Lapira e Sebastiano Nanè fanno da guide in un viaggio tra cunti e canti accompagnati dalla fisarmonica di Corrado Confalonieri.
Buona la risposta alla prima, condita dai canti alla “viddanisca”o quelli per le giovani fanciulle condotte a forza nei conventi per diventare suore di clausura. Oppure le parole struggenti dei canti “alla vicariota”, i canti del carcerato senza dimenticare i canti tipici normalmente eseguiti nelle feste di quartiere, anche in questo caso con la doppia veste di popolare ( u purpu) e più sofisticata ( u fistinu). Mercoledì si replica, con un nuovo lungo serpentone ad attraversa il cuore storico di Noto. Appuntamento alle 21.30 con partena dalla Chiesa di Sant’Antonio.
Questa sera, intanto, alle 19.30, nel contesto della mostra personale di Carlo La Licata (Palazzo Trigona – “Il lirismo  pittorico e l’identità collettiva”) conversazione   nel terrazzo di Sala Gagliardi tra due maestri dell’arte, pittorica e musicale: Carlo La Licata e Carlo Muratori. Presente l’assessore alla Cultura Cettina Raudino. La serata sarà arricchita da una degustazione a cura della cantina La Favola.

 

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