Noto. Lectio magistralis di Vittorio Sgarbi, “dal futurismo al neorealismo”

 Noto. Lectio magistralis di Vittorio Sgarbi, “dal futurismo al neorealismo”

Vittorio Sgarbi torna a Noto per una lectio magistralis nel cortile del Convitto delle Arti. “Dal Futurismo al Neorealismo” è il titolo dell’appuntamento, curato da Sicilia Musei. Venerdì 30 agosto, alle 20, ingresso gratuito ma dietro prenotazione al numero 3476036027.
“Dal Trecento all’Ottocento, fino a Tiepolo e Canova – scrive Sgarbi nell’introduzione del suo libro – l’Italia è stata il luogo privilegiato della manifestazione dello Spirito del mondo, che poi, improvvisamente, si trasferisce in Francia con gli impressionisti. Negli anni cinquanta del dopoguerra, lo Spirito del mondo si sposta in America, con Jackson Pollock, i grandi pittori dell’Informale e, nel 1958, con la Pop Art. E l’Italia? Piero della Francesca accade nel 1450 ma ritorna ad accadere nella consapevolezza dei pittori francesi come Seurat; e, ancora, Piero riaccade con il Cubismo e con Morandi. Senza Piero della Francesca sarebbe impensabile Balthus. Quindi l’accadere in un luogo dello Spirito del mondo è un accadere per sempre, vuol dire eternarsi. La storia dell’arte del Novecento è un percorso altalenante tra fenomeni che sono ormai delocalizzati rispetto all’Italia, che deflagrano altrove ma restano consapevoli dello spirito italiano, come avviene per i pittori futuristi o per Giorgio de Chirico, un artista greco, diventato italiano, che vive a Parigi. Il percorso di questo primo volume dedicato al Novecento rende conto dunque di un intreccio di pulsioni, fatto di moti in avanti e arretramenti, di futuro e passato. Un libro che si avventura nel genio inquieto del Novecento, per far capire come, in un secolo in cui l’Italia non è più il primo paese per l’arte, ci sono però artisti formidabili, che a volte hanno varcato i confini nazionali, ma spesso non hanno conosciuto risonanza mondiale: degli uni e degli altri cerco di rendere conto e di dare testimonianza. Modigliani, Boccioni, de Chirico, Morandi, Carrà, Casorati, il ventennio fascista, la scuola romana, Guttuso e molte altre sorprendenti scoperte”.

 

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