Nuova tassa di soggiorno, il “no” degli operatori su tariffa variabile e zonizzazione

 Nuova tassa di soggiorno, il “no” degli operatori su tariffa variabile e zonizzazione

Sul nuovo regolamento della tassa di soggiorno, resta acceso il dibattito a Siracusa. L’associazione Abbat, che rappresenta quasi duemila gestori di strutture ricettive in città, non si dichiara contraria alla necessità di aggiornarne la formula ma evidenzia alcune problematiche che potrebbero portare a “significative disuguaglianze”. B&b e strutture extralberghiere non nascondono comunque della insoddisfazione che “deriva dal mancato accoglimento di proposte ragionevoli, e dall’adozione di un sistema che, pur se teoricamente equo in molti casi, rischia di creare ulteriori storture e complicazioni, sia per gli operatori, sia per l’amministrazione comunale”. La speranza dei referenti provinciali Abbat, Roberto Fai e Massimo Fiumara, è che possano esserci margini per un nuovo dialogo e correttivi in extremis. L’associazione ha già pronte alcune modifiche da suggerire.
La prima riguarda il meccanismo di zonizzazione della tariffa che rischia “di far pagare 5 euro per notte all’ospite di una casa vacanze in zona periferica, magari su un affitto di 60 euro, e invece 1,50 euro per notte all’ospite di una casa in zona turistica, affittata a 150 euro ma accatastata come popolare, per la sola
ragione di un mancato aggiornamento catastale”. Abbat propone un approccio misto, con una base fissa differenziata poi nella restante parte per “stelle” e anche per zone, “bilanciando equità e semplicità di gestione, ma al contempo mitigando le disparità dovute a incongruenze catastali e riducendo doverosamente l’imposizione sugli ospiti di strutture situate in zone meno servite”.
La delibera finale modificata dal Consiglio (tassa proporzionale dal 2 al 4% dell’introito), “pur se teoricamente equa in molti casi, genera difficoltà applicative e di controllo per gli uffici difficilmente superabili in breve tempo, e altre gravi disparità soprattutto per quelle strutture che offrono all-inclusive e servizi extra (pranzi, cene, bar, ristoranti, tour, SPA, servizi in spiaggia, etc.)”, spiegano ancora dall’associazione.
L’associazione chiede il ritorno ad un numero massimo di 4 notti tassabili e non 7. “Il soggiorno medio degli ospiti a Siracusa è di 3 giorni e servono misure che possano incentivare permanenze più lunghe rispetto ai competitor”.
Abbat chiede poi una norma transitoria per limitare gli effetti negativi di un cambiamento in corso della tassa di soggiorno, quando molte prenotazioni sono state già effettuate e chiuse sul precedente regolamento. “Vanno preservate le condizioni dei contratti già stipulati, soprattutto per i gruppi, evitando spiacevoli sorprese per gli ospiti o aggravi per i gestori, con grave danno d’immagine per la città”, la proposta di Abbat.

foto di Christiann Chiari

 

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