Nuovo ospedale, momento della verità. E prende quota la sorpresa: bocciata la Pizzuta

 Nuovo ospedale, momento della verità. E prende quota la sorpresa: bocciata la Pizzuta

Arriva il momento della verità per il nuovo ospedale di Siracusa. Subito dopo Pasqua, il presidente della Regione, Nello Musumeci, inviterà a Catania i sindaci della provincia e insieme all’assessore alla Salute, Ruggero Razza, illustrerà loro le conclusioni a cui è giunto Giuseppe Pellitteri. E’ il professore ordinario di progettazione architettonica e urbana dell’Università di Palermo a cui l’Asp di Siracusa aveva chiesto di valutare l’area della Pizzuta, individuata da anni nel piano regolatore e recentemente riconfermata dal Consiglio comunale, e la possibilità di costruirvi il nuovo ospedale.
“Pellitteri ha fatto un lavoro straordinario e non voglio anticipare le sue conclusioni”, spiega su FMITALIA l’assessore regionale Razza. Però alcuni elementi utili per farsi un’idea di quello che potrebbe succedere li fornisce. Come quando, ad esempio, spiega che nella perizia viene individuata un’area “che potrebbe essere la più adeguata. Una cosa mi piace dirla: quest’area ha un onore di esproprio inferiore del 70% rispetto alla precedente. A pensar male si fa peccato ma spesso si indovina”, punge Razza. “Alcune polemiche politiche mi paiono orientate”, aggiunge per rendere ancora più chiaro il suo messaggio.
Pare proprio allora che si stia andando verso un nuovo colpo di scena: la bocciatura della scelta operata dal Consiglio comunale nel 2017. In fondo, in premessa, lo lasciava intendere anche l’Asp nell’atto di conferimento incarico al professore Pellitteri. “L’area individuata (…) ha subito, nel corso degli anni, un sostanziale cambiamento di forma come si evince dagli atti in possesso dell’ufficio; che le predette modifiche hanno, comunque, reso non compatibile il progetto preliminare, già approvato nel 2011, con l’area da ultimo modificata”: sono considerazioni piuttosto chiare. Come quella che ricorda come i nuovi principi di edilizia sanitaria individuano “per la realizzazione di un nuovo nosocomio” un’area “tra 150.000 e 180.000 metri quadrati, secondo lo studio dell’Ufficio Tecnico Aziendale” mentre “l’area proposta dal Comune è pari a circa 110.000 mq di forma irregolare”. Cosa che “potrebbe rendere necessario un progetto a forte sviluppo verticale con un numero significativo di piani” e ancora da definire sarebbe la previsione di spazi per la pista per l’elisoccorso “ad oggi non individuati dal Comune”.
La valutazione di Pellitteri potrebbe essere quel fattore politico nuovo che dovrebbe giustificare un “ripensamento” del Consiglio comunale. Ma sarebbe paradossale dover ammette di aver (nuovamente) commesso un errore dopo aver indicato in precedenza l’area dell’ex Onp.
“Siracusa aspetta il nuovo ospedale da più di trent’anni, è una vergogna”, dice senza mezzi termini l’assessore Ruggero Razza. “La provincia di Siracusa merita strutture ospedaliere degne di questo nome. Il mio sogno è quello di arrivare prima del completamento del mio mandato a vedere la posa della prima pietra. Ma serve anche uno scatto d’orgoglio da parte della classe dirigente locale”, l’altra pungolatura. Come dire che limitarsi a dire che Catania si prende tutto o che Ragusa è privilegiata o fortunata equivale a nascondere responsabilità di programmazione ed operative del sistema politico-dirigenziale locale.

 

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