Pachino. "La trappola del ragno", i rischi del web spiegati dalla polizia agli studenti

 Pachino. "La trappola del ragno", i rischi del web spiegati dalla polizia agli studenti

Internet come opportunità di accesso ad un’infinita quantità di informazioni, ma anche “trappola del ragno”. Dei rischi connessi all’uso della rete si è parlato, ieri mattina, all’istituto agrario Calleri e al liceo scientifico Bartolo di Pachino. Un’iniziativa del commissariato del comune della zona sud della provincia. Il dirigente, Paolo Arena e i suoi uomini hanno spiegato agli studenti quali sono i rischi del web, a partire dalla pedopornografia on line, l’adescamento di minori, il cyber bullismo, alla luce delle novità legislative introdotte in materia. La tecnologia è parte integrante della vita quotidiana dei ragazzi: social network, giochi on line, blog. Fare amicizia, condividere un interesse, innamorarsi. Tutto questo passa  anche attraverso la rete. Una confidenza, ha spiegato Arena, che i giovani hanno con internet che può indurli a valicare i confini della prudenza, magari seguendo la loro naturale curiosità, ma ritrovandosi in contatto con chi, sotto mentite spoglie, può indurli a parlare di sesso, di condividere immagini pedopornografiche, a comportarsi da bulli. “E’ un inganno- ha spiegato il dirigente del commissariato di Pachino- che diventa adescamento: un lungo e certosino lavoro di manipolazione che soggetti adulti compiono sul web per avvicinare minori, carpirne la fiducia, per indurii a fare cose che non sono adatte alla loro età, per obbligarli a fotografare e filmare il privato che diventa pubblico su internet. Quando è troppo tardi, il silenzio è l’unica strada che si offre ai giovani”. Contro questo tipo di fenomeno,  presso il Servizio Polizia Postale e delle Telecomunicazioni del Ministero dell’Interno, dal 2008 è operativo il CNCPO , centro nazionale per il contrasto della pedopornografia su internet, con il compito di raccogliere tutte le segnalazioni sui siti che diffondono materiale pedopornografico, sui gestori, sui beneficiari di pagamenti, di identificare i carnefici e le vittime e di coordinare le indagini di tutti i centri di polizia postale d’Italia. Essenziale che anche la famiglia e la scuola facciano la loro parte, quali principali agenzie educative per i ragazzi, evitando che gli stessi possano trovare rifugio nella nicchia mediatica. Agli studenti delle scuole superiori di Pachino, Arena ha spiegato come comportarsi per evitare di diventare vittime di persone prive di scrupoli, che possono rovinare loro la vita: “ non fornire mai informazioni personali agli sconosciuti sul web, non accettare  di incontrarsi personalmente con loro, non inviare foto o video, non entrare in siti a pagamento. Ai genitori si raccomanda di controllare i propri figli, non lasciarli da soli quando entrano nella rete, controllare la cronologia dei siti web da loro visitati, mettendo il pc in una stanza centrale della casa, utilizzando software di protezione e non trattando il pc come surrogato delle baby sittér. Tramite il web chiunque può assumere false identità. L’informazione è l’unica arma vincente per le nuove generazioni”.
 

 

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