Partite di pallone a Villa Reimann, gli studenti di Infermieristica: “Noi tuteliamo il sito, altri forse no”
“Gli studenti di Infermieristica collaborano in modo continuo e costruttivo con l’amministrazione comunale nella tutela di Villa Reimann”. A diversi giorni dalla denuncia dell’Associazione Christiane Reimann, che segnalava, attraverso il presidente Marcello Lo Iacono, un utilizzo non consono del giardino da parte di alcuni studenti, che avrebbero giocato a pallone ad anche alla “trinca”, probabilmente utilizzando specie botaniche pregiate come porte per le loro ‘partitelle’, gli studenti fanno alcune puntualizzazioni. “Non ci risulta che l’associazione in questione- si legge in una nota degli studenti- abbia mai segnalato o rimosso banchi o altri oggetti abbandonati, nonostante affermi di occuparsi della tutela del sito, né risulta un contributo concreto alla manutenzione ordinaria della villa negli ultimi anni. Facile puntare il dito contro dei ragazzi, più difficile è rimboccarsi le maniche. Al contrario-replicano gli studenti di Infermieristica- noi stiamo collaborando in modo continuo e costruttivo con l’Amministrazione Comunale, che ha provveduto alla manutenzione del verde e alla pulizia delle aree circostanti e si è attivata con tempestività su richiesta del Corso di studi dando a noi la possibilità di svolgere le attività universitarie in un luogo adeguato alla formazione infermieristica, coerente con la storia e la vocazione sanitaria del lascito Reimann Senza questa presenza e questo supporto, 94 giovani siracusani sarebbero costretti a studiare fuori città, sostenendo enormi costi o rinunciando ai propri sogni”. Subito dopo la prima denuncia, l’associazione Christiane Reimann aveva addolcito i toni della segnalazione, evidenziando come il comportamento errato non riguardasse tutti i 94 studenti ma soltanto qualcuno, poi redarguito dagli stessi colleghi. L’associazione continua, tuttavia, a contestare le scelte del Comune in merito alla gestione del sito, con la chiusura alle visita delle scolaresche e ad altre iniziative culturali, ma consentendone l’utilizzo come sede del corso di laurea.
Gli studenti, tornando all’episodio segnalato da Lo Iacono, chiariscono che “un episodio isolato, dovuto a un atto di leggerezza da parte di uno studente, non ha rispecchiato il rispetto che questo luogo merita. Lo studente si è scusato e ha provveduto personalmente a ripristinare l’area nel giro di pochi minuti. Non giustifichiamo l’atto, non idoneo al contesto, ma riteniamo doveroso precisare che non si tratta di un danno al patrimonio né di un intervento irreparabile, come invece si è voluto far intendere. Un gesto grave, sì, ma non irreparabile e soprattutto subito corretto. Per questo rinnoviamo le nostre scuse a Villa Reimann, alla cittadinanza e all’Amministrazione, impegnandoci affinché simili comportamenti non si verifichino più. Tuttavia, contestiamo fermamente la narrazione proposta da “Salviamo Villa Reimann”.














