Politica. Per convincere l’esitante Pd, il sindaco Italia riapre la partita del dialogo

 Politica. Per convincere l’esitante Pd, il sindaco Italia riapre la partita del dialogo

Che cosa farà il Pd siracusano? Accetterà l’invito al dialogo del sindaco Francesco Italia o, come dichiarato dal segretario provinciale che però lotta con pezzi del suo partito, ritirerà l’appoggio alla giunta comunale siracusana? In attesa della più movimentata direzione cittadina degli ultimi anni, il primo cittadino torna a rivolgersi al principale partito della colazione di centrosinistra. Lo fa con una nota stampa. “Rinnovo quindi il mio invito a tutto il Partito Democratico, alle forze civiche cittadine e del centro sinistra riformista e liberale, di sostenere unitariamente questo momento di passaggio, reso particolarmente delicato e al tempo stesso esaltante per le sfide ed opportunità che si presenteranno. Nel pieno rispetto dei tempi e della discussione in atto all’interno del Pd e delle altre forze civiche e politiche, convocheremo un’assemblea di confronto durante la seconda settimana di agosto”.
Dal Pd accoglienza apparentemente tiepida, pur con una serie di distinguo tra i rappresentati di un’area e l’altra. “Nessuna novità al momento. Stiamo lavorando sulle tematiche di partito”, si limita a dire il segretario cittadino, Santino Romano.
In attesa di trovare nuovi equilibri, la giunta poggia sul sostegno assicurato da Oltre (che esprime l’assessore Fabio Granata) e soprattutto da Lealtà & Condivisione (Gradenigo e Gentile). “Apprezzo l’invito di Lealtà e Condivisione, che coglie lo spirito di quanto già proposto agli alleati e ai sottoscrittori del Patto per la città, di avviare un confronto sui temi e promuovere un momento di verifica delle attività dei primi 3 anni di amministrazione, con l’obiettivo di rinsaldare e ridefinire l’alleanza politica e programmatica”, dice a proposito il sindaco Italia.
“Ci sono priorità che, nei prossimi 24 mesi, dovremmo fronteggiare con spirito costruttivo e resiliente. L’apporto civico e il contributo di ciascuna forza, gruppo o partito che si riconosce nel patto del 2018 o che condivide, oggi, tale approccio sui temi concreti, saranno graditi e utili per arricchire lo sforzo riformista in atto”. Un invito al confronto, per vincere lo scetticismo di alcune anime del Pd e superare quella ricorrente accusa rivolta ad Italia che – secondo (ex) alleati – sarebbe un sindaco non dialogante.

 

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