Prelievo multiorgano da donatrice positiva al covid, la prima volta dell’Umberto I

 Prelievo multiorgano da donatrice positiva al covid, la prima volta dell’Umberto I

Un prelievo multiorgano è stato eseguito nei giorni scorsi all’ospedale Umberto I di Siracusa su una paziente covid positiva deceduta nel reparto di Rianimazione.
L’equipe dell’Ismett di Palermo, integrata dal personale sanitario siracusano, ha proceduto al prelievo di fegato e reni. Il processo di donazione è stato gestito dal coordinatore aziendale per i Prelievi e i Trapianti dell’Asp di Siracusa, Graziella Basso, e dall’equipe dell’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione, diretta da Francesco Oliveri, in collaborazione con il Centro regionale Trapianti Sicilia.
“Questo prelievo – spiega Graziella Basso – apre la nuova prospettiva di utilizzare organi prelevati da donatori covid positivi per pazienti selezionati in lista d’attesa. Ringrazio i familiari per il loro ‘si’ alla donazione, hanno trasformato il loro intimo e profondo dolore in un atto di amore, dando una possibilità di vita ai pazienti che riceveranno gli organi prelevati dalla loro congiunta”.
Il direttore del reparto di Rianimazione, Franco Oliveri, evidenzia come “l’intervento rientri nell’ambito del protocollo stilato dal Centro Nazionale Trapianti e che consente di effettuare trapianti di organi salvavita provenienti da donatori deceduti per altre cause, ma risultati positivi al Covid 19. Il programma sperimentale italiano è attivo dal novembre 2020. Sono otto gli ospedali che hanno partecipato finora al programma sperimentale e la Sicilia è stata tra le prime regioni ad applicarlo. Oggi si aggiunge con questa donazione anche il contributo dell’ospedale siracusano”.
Il dg dell’Asp aretusea, Salvatore Lucio Ficarra, ha voluto ringraziare i familiari. “Questo prelievo – ha poi detto – rappresenta un evento di notevole rilievo etico e scientifico. L’ospedale Umberto I ha dato prova di grande capacità e generosità, aprendosi a nuovi percorsi e a protocolli innovativi, anche per riuscire a segnalare i potenziali donatori di organo, consentendo così continuità alle attività di trapianto”.

foto dal web

 

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