Qualità dell’aria, inquinanti e sforamenti: “La Regione vuol tutelare la salute dei siracusani?”

 Qualità dell’aria, inquinanti e sforamenti: “La Regione vuol tutelare la salute dei siracusani?”

Il rapporto di Arpa Sicilia sulla qualità dell’aria elaborato sui dati monitorati nel 2022 segnala solite criticità per il siracusano. Ozono, benzene, idrocarburi non metanici: sforamenti a Siracusa, Melilli, Priolo. E poi ci sono i dati critici riportati dalla stazione di Augusta che però, curiosamente, non rientra nel piano di valutazione. Anche dati recentemente pubblicati e relativi al periodo 1-10 settembre hanno segnalato molestie olfattive, analizzate e “fotografate” grazie allo strumento Nose.
Su questi temi, il deputato regionale del Pd, Tiziano Spada, ha presentato un’interrogazione all’assessore al Territorio e Ambiente, Elena Pagana. In particolare, chiede notizie su “quali provvedimenti intendano adottare per tutelare la popolazione della provincia di Siracusa dalla pessima qualità dell’aria accertata da Arpa Sicilia”.
“Secondo questo report di Arpa – si legge nell’interrogazione parlamentare – un numero elevato di segnalazioni, ben 409, di intensi e persistenti cattivi odori, è pervenuto nel periodo in questione, soprattutto dalla città di Melilli ma anche da Siracusa e Augusta, da parte di cittadini che hanno accusato vari malesseri, quali mal di testa, bruciore agli occhi, ecc.”
Tiziano Spada spiega: “Dall’analisi chimica dell’aria si è evidenziata la presenza a Città Giardino di picchi di concentrazione al minuto di tetraidrotiofene e isobutilmercaptano, superiori alle rispettive soglie olfattive di almeno un ordine di grandezza e che complessivamente nell’Aerca di Siracusa, nella prima decade di settembre, si sono registrati numerosi superamenti del valore soglia di idrocarburi non metanici”.
Non solo. “Gran parte del contenuto del Piano regionale per la qualità dell’aria – aggiunge il parlamentare regionale – è stato impugnato innanzi al Tar Sicilia, sezione di Palermo, che ha accolto tutti i ricorsi presentati in primo luogo dalle aziende presenti nel polo petrolchimico di Siracusa. In particolare, la sentenza ha accertato che i dati utilizzati dalla Regione a fondamento delle prescrizioni contenute nel piano sono frutto di un’istruttoria palesemente inadeguata e ottenuti mediante una rete di rilevamento non conforme alle previsioni di legge”.
Pertanto, con questa interrogazione parlamentare il deputato regionale del Pd intende anche sapere “quali iniziative sono state assunte a seguito delle sentenze del giudice amministrativo che hanno annullato tutte le prescrizioni contenute nel Piano della qualità dell’aria relative agli impianti industriali siti nell’Aerca di Siracusa, con particolare riguardo all’adeguamento della rete di rilevamento e all’aggiornamento del Piano”.

 

Potrebbe interessarti