Raffinazione, pochi fondi dal Pnrr: nubi sulla zona industriale aretusea. Turano: “Grave”

 Raffinazione, pochi fondi dal Pnrr: nubi sulla zona industriale aretusea. Turano: “Grave”

Dopo il caso relativo alla mancata partecipare di Lukoil alla manifestazione di interesse per la realizzazione di termoutilizzatori in Sicilia, è allarme circa il futuro della zona industriale siracusana. E’ un segnale di disimpegno graduale? E’ l’interrogativo che inquieta la politica siracusana e che adesso rimbalza nelle stanze palermitane. L’atteggiamento del governo nazionale, giudicato poco attento al mondo della raffinazione, avrebbe accelerato il processo in atto.
Sul tema è intervenuto l’assessore regionale alle attività produttive, Mimmo Turano. «Le politiche riguardanti le industrie della raffinazione sono una delle principali preoccupazioni del governo regionale. Purtroppo, la loro assenza dal Pnrr ci preoccupa e per questo abbiamo chiesto e chiederemo nuovamente al governo nazionale una maggiore attenzione su questo importante settore dell’economia siciliana».
Nelle settimane scorse, la Regione ha avanzato al Ministero per lo Sviluppo Economico la richiesta di area di crisi complessa per il petrolchimico di Siracusa. “Una decisione che risponde ad una ben precisa strategia che mira ad evitare la crisi irreversibile del settore e a favorire il percorso di riconversione, nel solco dell’auspicata transizione energetica. Conosciamo bene le difficoltà del comparto della raffinazione e purtroppo la scelta della Commissione europea, che nell’ultima versione del Pnrr ha imposto una riduzione dei finanziamenti all’idrogeno e stabilito che questi dovranno essere limitati all’idrogeno verde, riduce i margini d’azione. Mi auguro – conclude Turano – che Roma prenda in mano questo dossier e apra al più presto un confronto con la Regione e le industrie della raffinazione».

 

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