Ricerca scientifica e sistemi di supporto efficaci, nuovi orizzonti per la sindrome di Down

 Ricerca scientifica e sistemi di supporto efficaci, nuovi orizzonti per la sindrome di Down

Un workshop interamente dedicato alla sindrome di Down, rivolto alle famiglie ma anche ai medici, per garantire che la persona con sindrome di Down sia supportata nel proprio sviluppo cognitivo dai caregiver e dai professionisti sanitari, in particolare dai medici di famiglia. L’obiettivo è riconoscere tempestivamente i primi sintomi di alcune comorbilità che possono insorgere con la crescita, arrivando così a una vera e propria presa in carico globale della persona.
Si svolgerà il prossimo 5 luglio, presso il Salone “Paolo Borsellino” di Palazzo di Città a Siracusa, dalle ore 16:00 alle ore 20:00, un workshop organizzato da AIPD – Associazione Italiana Persone con Sindrome di Down, sezione di Siracusa, in collaborazione con la T21 Italian Task Force, un gruppo di lavoro composto da medici, biologi e scienziati impegnati nella ricerca e nella divulgazione scientifica sulla sindrome di Down.
Durante l’incontro si parlerà delle comorbilità frequentemente associate alla sindrome di Down, con un focus sul progetto ICOD – Improving Cognition in Down Syndrome.
Il progetto ICOD è stato presentato al Parlamento Europeo di Bruxelles il 21 marzo 2025, in occasione della Giornata Mondiale della Sindrome di Down, e coinvolge Italia, Francia e Spagna. Finanziato dall’Unione Europea, ha come obiettivo quello di contrastare il deterioramento cognitivo nelle persone con sindrome di Down attraverso un trattamento farmacologico innovativo.
Ricerca scientifica e sindrome di Down: un binomio illustrato dal prof. Filippo Caraci, coordinatore europeo per le attività di divulgazione del progetto ICOD: “L’attenzione verso la ricerca sulla sindrome di Down è testimoniata proprio dal finanziamento che la Commissione Europea ha voluto destinare al progetto ICOD, grazie al quale, in Italia, stiamo sviluppando un farmaco innovativo insieme all’Università di Catania e all’Oasi di Troina. Questo farmaco imita una sostanza naturale presente nel nostro cervello per supportare l’autonomia e la memoria verbale delle persone con sindrome di Down. Il farmaco – ha concluso Caraci – non si limita a intervenire sulle funzioni cognitive, ma mira anche a misurare e migliorare l’impatto sulla qualità di vita. Contiamo di avviare una nuova sperimentazione entro la fine dell’anno”.
“La farmacologia è un ambito molto importante per tutti – ha dichiarato Simona Corsico, presidente di AIPD sezione di Siracusa – ma in questo caso assume un valore ancora maggiore, poiché si rivolge alle persone con sindrome di Down.
L’evento del 5 luglio, per il quale ringraziamo tutti i relatori e in particolare il prof. Lucio Nitsch, coordinatore della T21 Italian Task Force, sarà un’occasione per incontrare tante famiglie di persone con sindrome di Down, fare il punto della situazione e ribadire l’importanza della presa in carico complessiva, con particolare attenzione allo stato di salute dei nostri figli. È fondamentale capire cosa fare per aiutarli nel corso della loro vita, affinché il deficit cognitivo che accompagna la sindrome di Down diventi un ostacolo sempre più lieve rispetto a ciò che rappresenta ancora oggi.”

 

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